Cardile racconta la Ferrari SF-23: ecco dove siamo intervenuti

Cardile racconta la Ferrari SF-23: ecco dove siamo intervenuti

Il responsabile dell'Area Telaio indica gli elementi oggetto di una profonda evoluzione. Sarà una Ferrari SF-23 dalle regolazioni d'assetto più ampie con le nuove sospensioni

Fabiano Polimeni

14.02.2023 ( Aggiornata il 14.02.2023 14:58 )

Se la parola d'ordine della Ferrari SF-23 è continuità, perlomeno nella filosofia aerodinamica (e di disposizione del raffreddamento) applicata alle pance - lì dove maggiori sono state le differenze visive tra le monoposto 2022 -, il lavoro di evoluzione e miglioramento è profondo.

Sul fronte telaistico, la gestione delle gomme è stato uno dei limiti della F1-75. Le novità non mancano sulla SF-23, anzitutto al reparto sospensivo.

Sospensioni differenti per regolazioni ampie

Enrico Cardile, responsabile dell'Area telaio, spiega la logica delle soluzioni differenti rispetto al progetto 2022, al quale ha lavorato con la squadra di tecnici: "Le sospensioni sono state ridisegnate, per supportare l’aerodinamica e aumentare la gamma di regolazioni che possono essere apportate alla vettura in pista.
I cambiamenti più evidenti sono nell’area delle sospensioni anteriori dove siamo passati a un tirante basso".

Tra i temi cruciali della prima stagione con le nuove monoposto a effetto suolo, l'estrema rigidità d'assetto e altezze ridotte da terra hanno limitato i margini di "personalizzazione" dell'assetto sullo stile dei diversi piloti.

Red Bull ha trovato, in un funzionamento aerodinamico superiore ad altezze maggiori, un compromesso irraggiungibile per Mercedes e Ferrari, amplificato nel caso della F1-75 dalla direttiva anti-porpoising.

Carico e bilanciamento aerodinamico con le novità al fondo

Le novità visibili, sulla SF-23, non mancano. Si spazia dai volumi ottimizzati delle pance al nuovo musetto "corto", fino ai piccoli particolari come i deviatori di flusso applicati ai flap.

"La nostra vettura 2023 dal punto di vista progettuale è un’evoluzione di quella dello scorso anno, anche se in realtà è stata completamente ridisegnata", spiega Cardile. "Sotto il profilo aerodinamico, abbiamo aumentato il carico verticale, per adattarci ulteriormente alle nuove normative e ottenere le caratteristiche di bilanciamento desiderate. 

Anche l’ala anteriore è diversa, così come la costruzione del muso, mentre la carrozzeria è una versione più estrema di quanto visto la scorsa stagione“.

La grande sfida posta ai tecnici dal regolamento 2023 è l'incremento dell'altezza dei bordi del fondo, 15 millimetri che portano come conseguenza una diminuzione di carico aerodinamico. Un intervento sul quale i tecnici delle squadre hanno rivolto massima attenzione per recuperare il carico perso e garantire i progressi "naturali" nella seconda stagione delle monoposto a effetto suolo.


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