Andretti Cadillac in F1, Brown chiama in causa la quota d'ingresso

Andretti Cadillac in F1, Brown chiama in causa la quota d'ingresso© McLaren via Twitter

Le squadre si riuniranno con F1 e FIA per discutere un incremento della quota di 200 milioni di dollari che un nuovo team deve versare. Basterà a far cambiare idea alle squadre contrarie a un 11° team?

16.02.2023 ( Aggiornata il 16.02.2023 12:50 )

Tra i pochissimi sostenitori dell'ampliamento della griglia a 11 squadre, con l'ingresso di Andretti Cadillac, c'è Zak Brown. L'a.d. di McLaren Racing si è speso più volte pubblicamente a supporto della causa Andretti, unico rappresentante di 10 squadre a farlo - con una posizione favorevole, in realtà, registrata anche in Alpine -.

Con il processo di candidatura per la selezione di 2 nuove squadre che si chiuderà il 30 aprile prossimo, c'è un passaggio molto più vicino e in grado di incidere sulla predisposizione delle squadre all'apertura. Nella settimana dei test in Bahrain si terrà una riunione della Commissione F1, destinata a discutere dell'incremento della quota anti-diluizione che un nuovo team deve versare per garantirsi l'ingresso in F1.

Triplicare la quota d'ingresso ammorbidirà i team?

I 200 milioni di dollari attualmente in vigore sono ritenuti troppo pochi in assoluto e nella spartizione tra 10 squadre. Sin dal 2022 sono emersi rumours di una soglia da incrementare, in modo che rifletta l'attuale valore della Formula 1, rispetto alla passata definizione di tale diritto da pagare.

La misura dei 600 milioni di dollari è più volte circolata quale cifra verosimile. Si tratta esclusivamente di una fiche per sedersi al tavolo della F1, i cui beneficiari sono i team già presenti nel mondiale. Tutti gli investimenti per rendere operativa una nuova squadra sono ovviamente un impegno a parte.

Brown critica i team poco lungimiranti

"Fintanto che una squadra - che sia un 11° o 12° team - apporta un incremento allo sport e può aiutare a ingrossare la torta, accrescere la notorietà, avere tutti più sponsor, più accordi con i media e fintanto che paga una giusta tassa di concessione - che tutti gli sport hanno -,  non vediamo ragioni per cui non debba entrare in Formula 1", commenta Brown a motosport.com, che ha accusato le squadre rivali di mancare di una visione di lungo periodo e dei benefici che può portare alla F1 una nuova squadra come Andretti: "Non mi sorprende che alcuni dei nostri avversari siano decisamente poco lungimiranti nei loro ragionamenti".


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi