GP Bahrain, l'anteprima: un favorito d'obbligo e la maledizione della prima gara

GP Bahrain, l'anteprima: un favorito d'obbligo e la maledizione della prima gara© Getty Images

Dopo soli tre giorni di test, la F1 si avvia all'inizio del mondiale con più dubbi che certezze, anche se il favorito d'obbligo sembra uno solo; tuttavia, c'è da sfatare il tabù della prima gara

02.03.2023 08:04

Il favorito d'obbligo

Pretendere di avere risposte certe, dopo soli tre giorni di test, è un esercizio di assoluta presunzione. Le risposte non le ha nemmeno chi con certi dati lavora sin dal giovedì scorso, la prima giornata di attività in pista per il 2023. Se non li hanno loro, certi responsi, figurarsi che si può dire da fuori, dove i condizionali abbondano e le certezze, invece, scarseggiano. E dunque è incoerente, con questo quadro, dire di avere una favorito d'obbligo, che pure si è candidato in maniera più che autorevole per la storia recente, non solo quella dei test. Max Verstappen, non ce ne vorrà, è il grande favorito del mondiale 2023. Essere i favoriti non significa vittoria certa, partire davanti non significa necessariamente arrivare primi. Eppure c'è lui, davanti a tutti, ai nastri di partenza del mondiale più lungo di sempre, con le sue 23 gare. Viene da due titoli di fila, da un dominio netto nel 2022, viene da tre giorni di test senza il minimo intoppo, per un inverno che è stato probabilmente il più sereno della sua carriera. C'è la calma dei forti nell'aura di Max Verstappen, ma c'è pure una Red Bull che fa paura, al netto di carichi di benzina, mappature e tutti gli altri parametri ignoti. La RB19 è un'evoluzione della già ottima RB18, il progetto più vincente, numeri alla mano, della straordinaria carriera di Adrian Newey. Max ha provato a nascondersi, non si voleva lasciare andare, eppure nel suo sguardo c'era una vaga sensazione di uno che se la ride sotto i baffi, dopo aver portato in pista una macchina che sembrava fare tutto quello che voleva lui. A parte un minimo accenno di sovrasterzo nella prima mattina, la RB19 ha marciato con la regolarità di un orologio svizzero: zero intoppi, zero problemi, risposte immediate al minimo cambio d'assetto. Se sarà difficile confermare certi numeri (17 vittorie in 22 GP nel 2022), per gli altri sarà difficile battere loro: la RB18 aveva una punta di sottosterzo che, con le Pirelli migliorate all'avantreno ed il lavoro del team, sembra scomparso. Tanto che nelle prove invernali ha fatto paura anche Perez, e non solo per il miglior crono che, si sa, alla quarta settimana di febbraio vale per quel che può valere.Tra le dieci macchine in pista nei test, probabilmente, la Red Bull era l'unica che sarebbe stata in grado di affrontare un weekend di gara già al giovedì mattina. Quel weekend, adesso, è arrivato: ripartiranno da dove avevano finito?

GP Bahrain: gli orari del fine settimana


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi