Vasseur e la penalità budget cap a Red Bull: "Assolutamente leggera"

Vasseur e la penalità budget cap a Red Bull: "Assolutamente leggera"© Getty Images

Non sarà certo la penalità inflitta a RB per aver sforato il budget cap nel 2021 a mettere in discussione la superiorità prestazionale. Vasseur quantifica, in decimi, l'impatto della sanzione 

11.04.2023 ( Aggiornata il 11.04.2023 14:57 )

Vince con pieno merito, Red Bull. Un dominio che è la somma del lavoro fatto a Milton Keynes, della base di partenza del progetto 2023, come anche dei progressi insufficienti che la concorrenza diretta è stata in grado di attuare nel lungo arco di tempo che dalla metà dello scorso campionato ha portato alle batoste rimediate nelle prime tre gare di questo mondiale.

La vicenda budget cap, con la relativa penalizzazione inflitta sullo sviluppo aerodinamico, è assolutamente irrilevante nello scenario in cui si trova la Formula 1 2023. 

A parlare della penalizzazione decisa dalla FIA, l'extra di limitazione al monte ore spendibile in galleria del vento (peraltro datata e strumento a supporto dello sviluppo Red Bull, concentrato sugli ambienti di simulazione) e quello alle sessioni di CFD, è Frederic Vasseur. Lo fa per dire di quanto sia stato un provvedimento leggero e non in grado di incidere sostanzialmente sullo sviluppo nell'arco del campionato.

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Vasseur quantifica il peso di quel 10% di prove in galleria e al CFD concesso a Red Bull rispetto ai rivali, lo fa rappresentandolo in decimi di secondo che concretamente verranno a mancare.

Quanto "pesa" il miglioramento aero in un anno

"La penalità a mio avviso è molto lieve. Se considerate che miglioreremo nell'arco della stagione, in termini di aerodinamica, per meno di 1 secondo, si tratta di una penalità del 10%, quindi, incide per 1 decimo. 

Non essendo, poi, il miglioramento una progressione lineare, probabilmente inciderà ancora meno. Senza considerare che è consentito spendere quei soldi da altre parti: per me è una penalità assolutamente marginale.

Red Bull ha fatto un buon lavoro ma resto convinto del fatto che sia stata una penalizzazione molto blanda. Non cerco affatto scuse, però se mi si chiede se la penalità è troppo leggera dico sì", le parole di Vasseur.

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La superiorità netta della RB19 è palese nei tratti a DRS aperto, dove la monoposto realizza un'efficienza tale che, in Australia, è stato quantificato in circa 1 secondo al giro il vantaggio ottenuto sui tratti affrontati ad ala mobile aperta. Già la RB18 si era segnalata per questo punto di forza e la Ferrari, durante la scorsa stagione, ha provato a recuperare in "forza" del DRS. 

"Hanno un effetto DRS enorme, più grande di chiunque altro e dobbiamo capire come siano riusciti a ottenerlo", aggiunge Vasseur. "Probabilmente lo scorso anno era ancora più ampio, però dobbiamo ancora migliorare".


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