Pirelli verso il GP di Miami con un asfalto da "scoprire"

Pirelli verso il GP di Miami con un asfalto da "scoprire"© Studio Colombo/Pirelli

La riasfaltatura dovrà rispondere alle critiche dei piloti sulla tipologia di fondo trovato nell'edizione d'esordio. Pirelli verificherà se e come sarà cambiato l'asfalto nei valori di micro-rugosità

Presente in

02.05.2023 17:16

Oggetto di critiche diffuse da parte dei piloti dopo l'edizione inaugurale, l'asfalto del tracciato di Miami è stato interamente rifatto dal promoter. Sarà un elemento di novità, da scoprire nelle prove libere del venerdì se e quanto sarà cambiato dallo scorso anno, con Pirelli che anticipa un altissimo grado di evoluzione dei livelli di aderenza. 

Le mescole scelte sono quelle che compongono l'offerta mediana, la C2, C3 e C4, con la prevedibile preferenza dei team verso le mescole più dure (C2 e C3) se l'asfalto dovesse replicare le temperature raggiunge nel 2022, a sfiorare i 60° C. 

Per chi è in cerca di risposte un po' più rappresentative sulla gestione gomme in gara, rispetto a una Baku che, sul tema, è stata una gara molto facile per i team, Miami rappresenta un banco di prova migliore, verso poi quel test assoluto che sarà Barcellona. 

Dalla microrugosità elevata al nuovo fondo

"Nella gara d’esordio sul tracciato disegnato attorno all’Hard Rock Stadium i pneumatici si erano comportati secondo le aspettative su un asfalto che però presentava caratteristiche piuttosto particolari, soprattutto a causa di una "micro rugosità" molto alta. Sappiamo che la pista è stata completamente riasfaltata e dovremo verificare nella consueta ispezione che precede l’inizio del week-end se ci saranno delle variazioni significative nelle sue caratteristiche", anticipa Mario Isola. 

Le indicazioni diffuse da Pirelli dicono di un circuito con un fondo a bassa abrasività, mentre sono nella media i valori relativi ai carichi laterali, lo stress sulle gomme, l'aderenza. 

Miami è la prima tappa statunitense delle tre che avranno in Las Vegas il momento più atteso per l'idea di spettacolo avanzata da Liberty Media. 

"Non è la prima volta che la massima competizione automobilistica vede svolgersi tre Gran Premi in quel grande Paese ma mai come oggi si percepisce come il nostro sport stia facendo davvero breccia nel pubblico americano e ciò si deve in larga parte all’impegno di Liberty Media", ancora Isola.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi