Motori 2026, Horner: ripensiamo l'apporto elettrico. Wolff: non se ne parla

Motori 2026, Horner: ripensiamo l'apporto elettrico. Wolff: non se ne parla© Getty Images

Il confronto acceso sulle future power unit ha visto Red Bull segnalare i rischi di una riduzione di potenza in rettilineo. Pronta la replica di Wolff: "F1 è capace di innovazioni per evitarlo"

Fabiano Polimeni

03.07.2023 14:59

Horner ha suonato il campanello d'allarme, nel fine settimana del GP d'Austria. Oggetto dei timori di Red Bull Powertrains: il rapporto della potenza elettrica e termica prevista sulle power unit 2026.

Lo sviluppo dei concetti progettuali che porteranno alla nuova fase tecnica delle power unit, alimentate a e-fuels e con una potenza prodotta dalla parte elettrica nell'ordine di quasi 500 cavalli, è già in atto.

Simulazioni e scenari su cosa attenderà le squadre con la fase tecnica in arrivo, lasciano molti dubbi nel team principal Red Bull. Nel 2026 la squadra inglese avrà la propria power unit, realizzata con il supporto di Ford Performance. 

Ancora più peso e dipendenza totale dall'aero attiva

"Ci sono elementi molto positivi sul 2026, come la benzina sostenibile, però credo che dovremmo prestare con urgenza attenzione al rapporto tra potenza prodotta dal motore a scoppio e potenza elettrica", ha sollevato il tema Horner, affiancandolo a un incremento ulteriore di peso, nell'ordine dei 30 kg, per i differenti sistemi di raffreddamento della parte elettrica. 

"Va fatto prima che sia troppo tardi, per evitare di creare un Frankenstein tecnico, che richiederà al telaio di compensare a tal punto - con aerodinamica mobile per ridurre il drag - che le corse ne saranno condizionate. Non ci sarà effetto scia, non ci sarà il DRS, perché ti ritroverai a girare così per tutto il tempo. La questione potrebbe essere risolta semplicemente modificando il rapporto tra potenza erogata dal motore termico e potenza del motore elettrico. 

Abbiamo ancora due anni, due e mezzo di tempo: se ci fosse un leggero intervento creerebbe potenzialmente una piattaforma migliore per il telaio".

Più potenza al motore termico

Horner vorrebbe una variazione che prevedesse un apporto maggiore della potenza da parte del motore termico, così da compensare certi specifici frangenti di funzionamento della power unit nei quali l'energia nelle batterie non sarebbe sufficiente all'erogazione della massima potenza del sistema e porterebbe strategie di gestione della PU dove il motore termico agisce da generatore d'energia per l'elettrico, limitando la potenza complessivamente prodotta.

Sul rapporto dell'erogazione di potenza massima tra termico ed elettrico, Horner aggiunge: "Al momento è all'incirca 50:50, non serve che vari molto, ma per soddisfare i vari circuiti anche una variazione del 5%-10% potrebbe avere un effetto importante. 

La dimensione della batteria per questi regolamenti 2026 è enorme. Se variamo il rapporto, rapidamente si potrebbe eliminare la dipendenza dall'aerodinamica attiva, da diffusori costantemente mobili come le ali e tutta la complessità che da questo deriva.

La Formula 1 dev'essere fatta di corse ruota a ruota, non possiamo permetterci di perdere questa sfida per piloti che devono scalare marcia in rettilineo per ricaricare le batterie. So che la FIA sta osservando seriamente questa cosa e da vicino, mano a mano che le simulazioni si fanno più avanzate".

Wolff: parla così perché è in difficoltà

Sul tavolo finisce tutta l'integrazione tra telaio e power unit. Alle valutazioni di Horner ha replicato, in toni netti com'era prevedibile, Toto Wolff: "Per la F1 è importante essere all'avanguardia dell'innovazione. Dovremo realizzare una macchina che sia efficiente dal profilo aerodinamico, così da compensare la perdita di energia. È un progetto avvincente. 

Quello che spaventa di più Horner è forse il fatto che il suo programma power unit non procede e forse vuole uccidere la cosa in questo modo. Devi sempre chiederti qual è la vera motivazione per dire certe cose.

Non ci sarà nessun ripensamento. Zero possibilità. Non so perché queste cose escano fuori. Abbiamo sviluppato i regolamenti per molti anni e con tutti i motoristi coinvolti. È sfidante? I nostri tecnici telaisti si chiedono come potranno riuscirci. I regolamenti non cambieranno più e non verranno rinviati, perché il mondo ha bisogno di mostrare innovazione nel campo della sostenibilità e noi dobbiamo ridurre le emissioni".

Siamo in F1, baby

Quanto alla possibilità richiamata da Horner, ovvero, che le monoposto non abbiano sufficiente carica della batteria su certe piste per garantire la massima potenza sui lunghi rettilinei, Wolff sottolinea: "Pensate davvero che in questo sport non siamo in grado di produrre tali innovazioni su telaio e motore che evitino ai piloti di dover scalare marcia in rettilineo? Non è realistico.

Se prendiamo i telai odierni e ci montiamo le power unit future, ci sarebbero poche piste, dai rettilinei molto lunghi, dove avremmo un enorme de-rate della power unit (riduzione di potenza; ndr). È la situazione attuale. Ma non monteremo le PU sui telaio odierni, che pesano quanto un prototipo e grandi come elefanti. È quello che dovremo reinventare in vista del 2026."


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