Ferrari, i digiuni "annuali": è la 16° volta nella storia

Ferrari, i digiuni "annuali": è la 16° volta nella storia

Per la 16° volta nella sua storia, la Ferrari è rimasta senza vittorie per più di 365 giorni, un dato non più isolato soprattutto nelle ultime stagioni: ecco quando è già successo

14.07.2023 ( Aggiornata il 14.07.2023 12:51 )

Chiamateli momenti bui, periodi difficili, o semplicemente annate senza vittorie. Capitano anche quelle, anche se ti chiami Ferrari. Sono, purtroppo per i tanti tifosi ferraristi in tutto il mondo, lontani i tempi in cui l'ex presidente Luca Cordero di Montezemolo parlava trionfante di una squadra che "o vince il campionato o arriva comunque a giocarselo fino all'ultima gara". Ora c'è una squadra che, negli ultimi anni, ha vissuto lunghi periodi di carestia.

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Annate ed anni senza vittorie

Per il momento la Ferrari fa fatica a vincere delle gare, e dopo un periodo lunghissimo con almeno una vittoria di tappa in campionato (dal 1994 al 2013 compreso, 20 stagioni precise), adesso questa certezza non c'è più. E' capitato di chiudere un anno senza vittorie nel 2014, nel 2016, nel 2020 e nel 2021, nella speranza che non accada ancora nel 2023. Qui però non siamo a snocciolare le annate senza vittorie, ma le attese più lunghe tra una vittoria e l'altra. Nella fattispecie, questa è una raccolta dei digiuni "annuali", ovvero quelli che hanno superato i 365 giorni, con successi arrivati magari in stagioni comunque contigue ma ad oltre un anno di distanza.

I digiuni più lunghi

Dopo aver rotto il ghiaccio con il primo successo della sua storia nel GP Gran Bretagna 1951 con Froilan Gonzalez, il primo vero "blocco" la Rossa lo vive tra il 1956 ed il 1958: passano quasi due anni tra il GP Germania 1956 (5 agosto) ed il GP Francia 1958 (6 luglio), quando Mike Hawthorn pone fine al digiuno cominciato due stagioni prima al Nurburgring con Fangio.

Negli anni '60 alla Ferrari capita parecchie volte di sfondare il muro dei 365 giorni senza vittoria: succede dal GP Germania 1959 al GP Italia 1960, dal GP Italia 1961 al GP Germania 1963, dal GP Italia 1964 al GP Belgio 1966, dal GP Italia 1966 al GP Francia 1968 e dallo stesso GP Francia 1968 al GP Austria 1970. In quest'ultimo caso, per la prima volta il Cavallino Rampante resta a bocca asciutta per addirittura due anni di fila, dovendo attendere dal 7 luglio 1968 al 16 agosto 1970 per vincere di nuovo un GP, con Jacky Ickx.

Nei primi anni '70 le attese sono di nuovo lunghe: dal GP Olanda 1971 al GP Germania 1972 passa di nuovo un anno abbondante, così come dallo stesso GP Germania 1972 al GP Spagna 1974, giorno della prima, storica vittoria di Niki Lauda, per certi versi uno spartiacque non solo nella carriera dell'austriaco ma anche della Ferrari stessa, pronta ad aprire il ciclo con la stirpe delle 312 T. 

Dopo anni vincenti, un nuovo lungo digiuno si ripropone tra il GP Usa Est 1979 ed il GP Monaco 1981, anche in questo caso con vittoria storica, essendo la prima per un motore turbo nel Principato (tutto per merito di Gilles Villeneuve). Altra carestia dal GP Belgio 1984 al GP Canada 1985, quindi eccoci al secondo digiuno "biennale", quello che va dal GP Germania 1985 al GP Giappone 1987.

All'inizio degli anni '90 arriverà quindi il periodo senza vittorie più lungo di tutta la storia della Ferrari, un periodo che sfiorerà i 4 anni: dal GP Spagna 1990 vinto da Alain Prost, si dovrà attendere addirittura il GP Germania 1994 (per un totale di 3 anni, 10 mesi ed 1 giorno) per vedere di nuovo un ferrarista vittorioso, nella fattispecie Gerhard Berger.

Ed eccoci quindi all'era moderna: da quel 1994 la Ferrari vincerà almeno una gara in ognuna delle successive venti stagioni, fermandosi però al GP Spagna 2013 (al momento ultima vittoria in carriera di Fernando Alonso): ci vorrà Sebastian Vettel al GP di Malesia 2015 per spezzare la maledizione. Lo stesso Vettel apre e chiude il digiuno che va dal GP Singapore 2015 al GP Australia 2017, ed è ancora lui a vincere al GP Singapore 2019: quella sarà l'ultima vittoria prima del GP Bahrain 2022, quello che vede Charles Leclerc chiudere davanti a tutti. La maledizione andata in scena tra Singapore 2019 e Sakhir 2022 è stata solamente la quarta volta in tutta la storia del Cavallino in cui la Ferrari non è riuscita a vincere un GP per oltre due anni. 

L'astinenza attuale invece, che ha superato i 365 giorni, è la 16° volta nella storia in cui la squadra di Maranello manca il gradino più alto del podio per oltre un anno. La domanda, adesso, è quando terminerà questa astinenza.

Ferrari: i periodi "annuali" senza vittorie

GP Germania 1956 (5 agosto) - GP Francia 1958 (6 luglio)
GP Germania 1959 (2 agosto) - GP Italia 1960 (4 settembre)
GP Italia 1961 (10 settembre) - GP Germania 1963 (4 agosto)
GP Italia 1964 (6 settembre) - GP Belgio 1966 (12 giugno)
GP Italia 1966 (4 settembre) - GP Francia 1968 (7 luglio)
GP Francia 1968 (7 luglio) - GP Austria 1970 (16 agosto) 
GP Olanda 1971 (20 giugno) - GP Germania 1972 (30 luglio)
GP Germania 1972 (30 luglio) - GP Spagna 1974 (28 aprile)
GP Usa Est 1979 (7 ottobre) - GP Monaco 1981 (31 maggio)
GP Belgio 1984 (29 aprile) - GP Canada 1985 (16 giugno)
GP Germania 1985 (4 agosto) - GP Giappone 1987 (1 novembre)
GP Spagna 1990 (30 settembre) - GP Germania 1994 (31 luglio)
GP Spagna 2013 (12 maggio) - GP Malesia 2015 (29 marzo)
GP Singapore 2015 (20 settembre) - GP Australia 2017 (26 marzo)
GP Singapore 2019 (22 settembre) - GP Bahrain 2022 (20 marzo)
GP Austria 2022 (10 luglio) - attuale


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