Valutazione e bilanci di metà stagione: da 10 una Red Bull praticamente perfetta, applausi alla crescita della Williams, buono il recupero della McLaren mentre la Ferrari delude
Ad inizio anno il team representative Alessandro Alunni Bravi era stato chiaro: il vero obiettivo è il progresso costante, non una posizione in classifica precisa. Per ora mancano entrambe le cose, sia il progresso costante che una classifica soddisfacente. Nonostante a prima impressione la C43 sembri un progetto raffinato, in realtà si è persa nella parte bassa di una classifica mai così compatta e per questo complicatissima da affrontare: i piloti a fare il loro ci provano, ma la vettura svizzera, per l'ultima volta adornata con gli adesivi Alfa Romeo, sembra semplicemente poco competitiva.
Ottavi erano nello scorso campionato e ottavi li ritroviamo quest'anno, dunque apparentemente la linea è rimasta costante. Certo, quest'anno la seconda metà della classifica è più dura per tutti, e infatti per quel che si è visto anche il singolo punto, rispetto alla passata stagione, pare avere un peso specifico più grande. A livello di piloti Steiner si dice tutto sommato contento, non che Hulkenberg e Magnussen siano stati esenti da errori ma hanno avuto una grande scusante: una VF-23 che, al netto di una buona velocità in qualifica, soffre tremendamente il degrado delle gomme, debolezza che ne ha ampiamente ridotto il bottino.
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