Andretti Cadillac in Formula 1, la FIA dice sì. Che farà ora la FOM?

Andretti Cadillac in Formula 1, la FIA dice sì. Che farà ora la FOM?

Liberty Media farà dietrofront su 18 mesi di posizione ostinatamente contraria all'ampliamento della griglia o terrà la linea, con il rischio di contenziosi legali con l'Europa (richiamati da Ben Sulayem)?

Fabiano Polimeni

03.10.2023 09:31

Arriva il primo semaforo verde al progetto Andretti Cadillac in Formula 1. La Fia ha concluso l'esame delle varie candidature per ampliare la griglia del mondiale fino a un massimo di 2 ulteriori team.

Non è sufficiente, tuttavia, l'ok della Federazione perché Andretti Cadillac si trovi in griglia di partenza nel 2025, con una power unit Renault. La palla, adesso, passa alla FOM. Alla Formula 1, a Liberty Media, la FIA ha riconosciuto il potere di chiedere ai potenziali futuri team il soddisfacimento di altre richieste, di carattere commerciale, vincolando l'approvazione di un undicesimo team in griglia.

La F1 non vuole aprirsi

Cosa farà la FOM? La linea degli ultimi 18 mesi è stata chiara, improntata a una contrarietà dell'allargamento a nuovi protagonisti. Una sorta di barriera all'ingresso che, ricordando precedenti in materia di concorrenza che la Formula 1 ha vissuto verso il legislatore europeo, potrebbero sconsigliare una linea dura e di ostacolo al progetto Andretti Cadillac. 

Solo Andretti ha superato l'esame FIA

"A seguito della conclusione di un processo completo di candidatura per future squadre in cerca di una partecipazione a un livello competitivo nel mondiale di Formula 1 Fia, la Federazione internazionale dell'automobile è giunta alla conclusione che la candidatura di Andretti Formula Racing debba procedere alla fase successiva.

Andretti è stato l'unico candidato - tra i quattro team che hanno depositato formale candidatura - a soddisfare gli strigenti criteri fissati dalla FIA su tutti gli elementi materiali nella Fase 2 del procedimento.

(...) la Fia ha attuato un solido processo di adeguate verifiche, nel corso del quale i candidati sono stati valutati sulle capacità tecniche e sportive, la capacità della squadra di raccogliere e mantenere sufficienti finanziamenti per garantire la partecipazione al campionato a un livello competitivo e l'esperienza e le risorse umane a disposizione della squadra. 

I criteri di selezione hanno compreso anche una gestione della sostenibilità in linea con l'ambizione della Fia di realizzare, entro il 2030, l'obiettivo dello sport di emissioni nette zero. A ogni potenziale squadra di F1 è stato richiesto di illustrare come intendessero realizzare un impatto societario positivo attraverso la loro partecipazione allo sport. 

(...) I rilievi della Fia sulla candidatura Andretti Formula Racing verranno passati adesso alla FOM per le discussioni di carattere commerciale".

Ben Sulayem e l'azione secondo direttive EU

Così recita la nota con la quale la Federazione ha completato la fase di pertinenza nella selezione dei candidati idonei a proseguire nel bando per un undicesimo team di F1. 

Sull'esito di tale procedimento, il presidente Ben Sulayem ha sottolineato come "la Fia sia obbligata ad approvare le candidature che soddisfano i requisiti fissati dalla Manifestazione d'interesse e abbiamo aderito a tale procedura, decidendo perché la candidatura di Andretti Formula Racing continui alla fase successiva del processo. Nel prendere tale decisione, la Fia sta agendo secondo le direttive europee sulla partecipazione e lo sviluppo del motorsport".

Un richiamo non casuale, quest'ultimo, che la FOM non potrà snobbare e difficilmente vorrà creare contenziosi legali con Andretti Cadillac. Una condizione, quella attuale, nata dalla decisione unilaterale della Fia, nella "prima fase" della presidenza Ben Sulayem, di aprire il bando di selezione di un undicesimo e dodicesimo team nonostante l'opinione contraria della Formula 1, che adesso si ritrova a dover sbrogliare uno scenario non voluto. 


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