Max Verstappen è il più forte di sempre in Formula 1?

La collocazione del campionissimo olandese nella classifica della stagione di Formula 1 in corso non è certo in dubbio. Piuttosto è intrigante immaginare come si colloca nella storia

Carlo Vanzini

05.10.2023 ( Aggiornata il 05.10.2023 09:01 )

In questi 25 anni di presenza in pista ho avuto la fortuna di vedere laurearsi campioni del mondo, 9 diversi piloti: Hakkinen (2), Schumacher (7), Alonso (2), Raikkonen (1), Hamilton (7), Button (1), Vettel (4), Rosberg (1) e Verstappen (2,99). Più di un quarto dei 34 che hanno scritto la storia, con importanti ere di dominio di 3 teams, Ferrari, Red Bull e Mercedes. Non c’è possibilità che un pilota possa diventare campione del mondo in Formula 1 se non è dotato della migliore macchina o quantomeno vicina a essere la migliore.

Ci è andato vicino Schumacher contro la Williams degli ultimi due titoli, ci è andato vicinissimo Alonso, nel 2010 e 2012, ma alla fine nell’albo d’oro è difficile trovare il nome di piloti che non fossero dotati in quella stagione della monoposto vincente. L’eccezione può essere Rosberg papà nel 1982, anno tragico per la più forte Ferrari. In tutto questo da tifoso ho memoria dei campionati da Scheckter (1979) a Villeneuve (1997). Ho tifato per Jacques, perché mi appassionava Gilles, la cui scomparsa fu per me una pugnalata, ma come anche i supereroi muoiono? Ho tifato su tutti per Piquet. Di fatto mi sono sempre piaciuti i “non indifferenti” quelli umani e per certi versi veraci.

Viverli dalla pista è un’altra cosa perché hai modo di conoscerli, di parlargli, di farti anche un’idea di cosa c’è oltre al pilota e avere così, umanamente giustificabile, una maggiore o una minore simpatia per la persona. Non mi piacevano i Senna, ovviamente perché antagonista numero uno di Piquet, i Prost o i Lauda, troppo calcolatori, non impazzivo per Hill, seppur preso in simpatia dopo il mondiale perso con Schumi, perché buttato fuori, mi piaceva Hakkinen un po’ il compromesso tra i fenomeni e i normali, ma mi hanno sempre attratto quelli che avevano quel qualcosa di “diverso” che poi, come è normale, ti fa innamorare. Il bello è che quel qualcosa è diverso da tifoso a tifoso e va rispettato. Max sinceramente non so dove collocarlo...

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