Il ritorno a una competizione motoristica globale come la F1 è più che mai nei piani di Bridgestone, che parla del processo di selezione affrontato con la Fia e la tecnologia Enliten
Bridgestone ha corso rimanendo nell'ombra, perlomeno nelle manifestazioni pubbliche. Il bando per la selezione del gommista fornitore della Formula 1 per il triennio 2025-2027, più un'opzione sul 2028, ha visto la proposta formulata da Pirelli risultare vincente. Mai come in questa occasione, tuttavia, il gommista italiano ha trovato un concorrente seriamente considerato da Federazione e Formula 1 nel procedimento di selezione.
All'indomani dell'ufficializzazione della conferma di Pirelli quale fornitore unico di pneumatici per la Formula 1, Formula 2 e Formula 3, nelle stagioni 2025-2027, dal quartier generale Bridgestone arriva una posizione chiara e pubblica sull'interesse che il gommista ha nel tornare a una competizione di vertice nel motorsport come la F1.
A Tokyo sottolineano il loro "ritorno alle origini, di produttore di pneumatici" e l'impegno tecnologico per realizzare pneumatici sostenibili.
"Sebbene Bridgestone non potrà supportare la Formula 1 in questa occasione, il procedimento ha ricevuto un riconoscimento positivo da parte della FIA e della FOG(Formula One Group; ndr) e ha rafforzato il valore creato dalla tecnologia innovativa Bridgestone, comprese le iniziative di sostenibilità nell'arco dell'intera catena di approvvigionamento e la 'Personalizzazione assoluta' della sua nuova tecnologia Enliten", ha commentato Shuichi Ishibashi, a.d. Bridgestone.
Un ritorno in Formula 1 che pare solo spostarsi in avanti rispetto al triennio interessato dall'ultimo bando di gara. Ed è sulla tecnologia Enliten che pone l'accento Bridgestone. Una soluzione grazie alla quale realizzare pneumatici da competizione (e proposte stradali) utilizzando per il 63% della composizione materiali riciclati. Leggerezza, ridotta usura e ridotta resistenza al rotolamento sono le parole chiave sottolineate da Bridgestone.
Tecnologia Enliten che "può essere modificata in base a differenti esigenze da realizzare nelle corse", ancora Ishibashi. Esigenze che sono, è evidente, legate alla tipologia di competizione che F1 e Fia intendono creare nel mondiale.
"Bridgestone continuerà con passione a spingere sulla propria tecnologia e sull'innovazione attraverso il laboratorio mobile e il banco di prova offerto dalle corse, rafforzando la rincorsa ad attività nel motorsport premium che siano globali e sostenibili".
Un arrivederci alla Formula 1 a un futuro di medio termine.
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