Andretti senza power unit, Ben Sulayem e la norma "salva Red Bull"

Andretti senza power unit, Ben Sulayem e la norma "salva Red Bull"© McKlein/MotorsportImages

Il presidente della Fia ha ricordato come, in assenza di un accordo, una squadra di Formula 1 è tutelata dalla Federazione attraverso l'obbligo di fornitura in capo a uno dei motoristi esistenti 

Fabiano Polimeni

16.10.2023 14:44

Non sarà certo l'assenza, al momento, di un fornitore di power unit l'ostacolo principale all'ingresso di Andretti Cadillac in Formula 1. Semmai è la materia commerciale, da negoziare con FOM, il campo più intricato da risolvere.

Dopo la conferma da parte di Bruno Famin del precontratto scaduto tra Alpine e Andretti per una fornitura di power unit, sulla vicenda ha parlato il presidente della FIA.

Quella che fu una clausola ribattezzata "salva Red Bull" è la rete di salvataggio per Andretti e per qualsiasi altro team in griglia, affinché non rischi di restare senza una fornitura di power unit.

Qual è il motorista con obbligo di fornitura

La norma - introdotta dopo le vicende intercorse tra Red Bull e Renault nel 2015 - in merito alla fornitura  prevede che sia il motorista con il minor numero di squadre fornite a doversi fare carico dell'eventuale squadra priva di un accordo di fornitura, ovviamente dietro pagamento.

Alpine e Honda, tra i motoristi attuali e in prospettiva 2025 e 2026, sono quelli che verrebbero chiamati in causa se la candidatura Andretti Cadillac ricevesse l'ok al debutto in F1 ma si ritrovasse senza un accordo di fornitura.

Nei piani del progetto statunitense c'è la realizzazione di una propria power unit, ma l'orizzonte è inevitabilmente spostato sul lungo periodo, ben oltre il 2026 e posto che la candidatura in F1 riceva l'ok.

"Con le norme attuali nessuno può dire di no. La Fia ha il potere di andare oltre il no delle squadre e dire che tra gli ultimi due motoristi per numero di forniture ne venga estratto uno.

Non scenderò nei dettagli, ci sono molte regole, norme sportive e il Patto della Concordia: seguiremo queste norme, che sia da parte dell'organo regolatore (FIA; ndr) o dal promoter", spiega Ben Sulayem, nelle parole riportate da Autosport.

Una fornitura da programmare

Di certo, nelle valutazioni espresse da Famin sulla necessità di discutere un nuovo accordo con Andretti, qualora intendesse avvalersi della fornitura Alpine, c'è il tema legato all'orizzonte temporale da osservare: l'incremento della fornitura per assistere un secondo team non è un intervento attuabile in pochi mesi e in extremis.


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