Verstappen: l'importanza di avere una personalità forte come Lambiase

Verstappen: l'importanza di avere una personalità forte come Lambiase© Motorsport Images

L'olandese della Red Bull è tornato sul rapporto con il suo ingegnere di pista: non mancano i momenti di tensione, ma ad una personalità forte come la sua è necessario contrapporre una personalità altrettanto forte

17.10.2023 ( Aggiornata il 17.10.2023 15:11 )

"GP" non è solo l'acronimo di "Gran Premio", ma anche di Gianpiero Lambiase. Ormai per tutti, in Red Bull, l'ingegnere di pista di Max Verstappen viene chiamato con il nomignolo "GP", abbreviativo immediato e simpatico per l'uomo dietro al successo dell'olandese. Non è un mistero, infatti, il profondo rapporto che c'è tra Verstappen ed il suo ingegnere di pista, un rapporto che talvolta attraversa momenti di tensione ma tutto nell'ottica di ottenere il massimo in pista.

Tra Max e Gianpiero le cose sono andate bene sin da subito, con un feeling immediato ed un rapporto professionale sfociato in un rapporto ottimo e molto diretto sul piano umano, tanto che i due si sono pure incontrati nel corso delle vacanze estive. Ai microfoni di Sky UK, Verstappen è tornato sulla collaborazione con Lambiase, sottolineando l'importanza di un carattere forte come quello dell'ingegnere anglo-italiano: "E' incredibilmente importante confrontarsi con una forte personalità, penso che serva un ingegnere di gara che ti capisca veramente, ed è raro avere una relazione così profonda con un ingegnere".

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Una collaborazione iniziata col botto

Tra i due le cose sono andate a meraviglia sin dal primo weekend di collaborazione, Barcellona 2016: prima gara insieme in Red Bull, prima vittoria. "La nostra collaborazione è cominciata in modo pazzesco - ha proseguito Max -, vincendo subito la prima corsa insieme. Ci sono i momenti difficili, perché io ho un carattere forte e lui ha un carattere forte, ma questo è ciò che mi piace perché possiamo essere diretti, posso dirgli chiaramente quando le cose vanno bene o quando vanno male, e lui può fare altrettanto. Credo che sia questo il motivo per cui andiamo così d’accordo".

Questa schiettezza è alla base dei istanti più caldi nei dialoghi tra muretto e pilota: "Il nostro essere così diretti porta a conversazioni esplicite alla radio e magari la gente a volte pensa che non ci troviamo bene a lavorare insieme, ma in realtà abbiamo molto rispetto l'uno per l'altro e vogliamo sempre il meglio in ogni singola situazione".

A volte Max si sente dare suggerimenti su cose di cui è completamente padrone, ma la voce di Lambiase è una certezza in più: "Cerca di guidarmi sempre anche in gara. Spesso anche io so il fatto mio quando guido, ma è sempre un bene sentire quella voce. A volte nella mia testa dico 'Ok, so cosa fare', ma è comunque positivo avere la sua voce in sottofondo".


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