Todt: "Singapore 2008 da cancellare. Abu Dhabi 2021? Ho voluto un rapporto"

Todt: "Singapore 2008 da cancellare. Abu Dhabi 2021? Ho voluto un rapporto"© LAPRESSE

Singapore 2008 e Abu Dhabi 2021 sono due gare che continuano a far discutere, e recentemente l'ex presidente della Federazione si è espresso su entrambe: su Singapore non ha dubbi, mentre su Masi dice "un gran professionista"

14.12.2023 ( Aggiornata il 14.12.2023 15:02 )

Singapore 2008, e ancora Abu Dhabi 2021, sono gare che hanno fatto, fanno e faranno ancora discutere. E sulle due questioni non si è tirato indietro Jean Todt, che negli ultimi giorni si è lasciato andare a commenti nei quali prende, in entrambi i casi, una posizione forte.

Singapore 2008? Da cancellare

Parlando di Singapore 2008, nell'intervista a La Stampa Todt non ci ha girato intorno: "Non entro nella polemica. Per Felipe Massa psicologicamente è stata molto dura. Forse potevamo essere più duri quando si è saputo di questa storia. Non c’è dubbio che il GP di Singapore è stato truccato e andava cancellato".

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Todt: Masi un ottimo professionista

Ad Abu Dhabi 2021 invece Todt era al suo ultimo GP da presidente in carica della FIA, ed anche in questo caso, parlando con L'Equipe, il francese ha espresso opinioni piuttosto chiare: "Michael Masi nel corso degli anni ha svolto un lavoro impeccabile. In quel GP ha preso decisioni insieme alla sua squadra di lavoro, decisioni che io ho potuto solo rispettare. Ci sono le immagini che mi ritraggono al telefono per rispondere alle telefonate di Toto Wolff e Christian Horner per dire loro che solo i commissari sportivi prendono le decisioni. All'inizio la Mercedes voleva fare ricorso contro questa decisione, ma nei pochi giorni prima del mio addio (la gara si è corsa il 12 dicembre, Todt ha lasciato il 17, ndr), ho voluto che venisse fatta un'analisi dettagliata di tutto ciò che era successo e che venisse tutto quanto registrato in un rapporto. Questo è stato il mio lascito al mio successore. Io ho lasciato Michael al suo posto e gli ho dato la possibilità di difendersi e spiegare le decisioni che aveva preso. Io non l’ho licenziato e non sono stato informato delle decisioni prese in seguito dal mio successore".

La chiusa su Masi è molto indicativa: "Non so se Michael prima o poi tornerà, il nuovo presidente può fare quello che vuole. Dopo la sua partenza l’intera organizzazione è stata stravolta. Io posso solo dire che Michael è un ottimo professionista. Può capitare di perdere un campionato all’ultima gara”.

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