Ci sono volute 22 gare per decretare una classifica finale molto incerta alle spalle della Red Bull e molto povera di punti nelle ultime posizioni: ecco i voti a tutte le squadre protagoniste del mondiale di F1 2023

F1 2023, le pagelle del Mondiale: i voti alle squadre

<h2>Haas: 4</h2>

Gunther Steiner, alla vigilia del campionato, puntava su tre aspetti: un main sponsor finalmente solido, la continuità dell'ufficio tecnico, la possibilità di schierare, come piace a lui e Gene Haas, due piloti esperti. E invece, non è arrivato niente di buono: la squadra ha sbagliato il progetto, ci ha messo un po' troppo a portare gli aggiornamenti (il vero nuovo pacchetto è arrivato solo ad Austin) e nelle poche gare a disposizione con la VF-23 rivoluzionata nel concetto il team pare aver trovato più dubbi che certezze, se è vero che negli ultimi GP Hulkenberg ha corso con la vecchia configurazione e Magnussen con quella nuova.
In pratica, nemmeno la guida di due piloti esperti ha saputo dare una linea, segno che in casa Haas sono state le idee di base a mancare. La VF-23 ha vissuto di exploit in qualifica ma ha sempre sofferto il degrado in gara: l'ultimo posto tra i Costruttori, molto deludente, ne è la conseguenza.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>Alfa Romeo-Sauber: 4,5</h2>

Eravamo al primo atto del processo di transizione da Alfa Romeo ad Audi, con la Sauber che resterà “sola” nelle prossime due stagioni in attesa che arrivi concretamente il marchio tedesco.
Nel frattempo, la collaborazione (più economica che tecnica) con il Biscione si è risolta con uno dei peggiori risultati di questi sei anni insieme: la C43 nel passo gara ogni tanto ha fatto vedere pure buone cose, ma i suoi risultati (16 punti in tutto) sono stati troppo condizionati dall'aver sempre sofferto sul giro secco. Bottas e Zhou sono una coppia che piace ad Hinwil per il modo molto prolifico che hanno di lavorare assieme, ma senza la vettura giusta hanno potuto farci poco.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>AlphaTauri: 6,5</h2>

I 18 anni con Franz Tost si sono chiusi con un 8° posto tra i Costruttori che è comunque un segnale di ripresa, dopo che l'anno scorso le cose erano andate peggio (anche se, ironia della sorte, i punti erano stati molti di più).
Dopo aver tremendamente sofferto ad inizio anno, tra Faenza e Bicester si è venuti a capo dei problemi della AT04 che ha subìto correzioni e cambiato passo: un finale di campionato in crescendo che fa ben sperare in una definitiva ripresa nel 2024. La girandola dei piloti da un lato ha tolto un po' di continuità, dall'altro ha portato più punti di vista differenti agli ingegneri: non è necessariamente un male quando hai una macchina che deve crescere.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>Williams: 7</h2>

Dal 10° al 7° posto ai Costruttori nel giro di un anno, nessuno ha guadagnato tante posizioni come loro. È il sintomo di una crescita tangibile, di un percorso chiaro indicato da James Vowles, il volto della ripartenza.
La FW45 ha mantenuto le ottime velocità di punta della progenitrice ma ha aggiunto un buon livello di carico, e infatti almeno con Albon ha saputo essere a suo modo protagonista. Sarebbe stato curioso vedere come sarebbero andate le cose con una seconda macchina più competitiva: perché non ce ne voglia, ma l'unica nota stonata del 2023 della Williams è Logan Sargeant.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>Alpine: 6</h2>

Il 2023 è stato l'anno dell'ennesima rivoluzione organizzativa e dell'ennesimo punto di domanda sotto la voce sportiva. Passano una stagione un po' nella terra di nessuno, come rispecchia chiaramente la classifica finale: con i loro 120 punti, sono a -160 da chi li precede (Aston Martin) ma a +92 da chi li insegue (Williams).
Sostanzilmente, quest'anno è stato difficile lottare per qualcosa, mentre di diverso avviso sono stati i loro piloti, sempre piuttosto aggressivi. Nel complesso, un'annata senza infamia né lode vissuta con qualche exploit, come il podio di Ocon a Monaco o quello di Gasly in Olanda.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>Aston Martin: 8</h2>

È vero che sono calati (e tanto) nella seconda fase dell'anno prima di ritrovarsi negli ultimi GP, ma bisogna anche ricordare da dove partissero. Nell'inverno hanno rivoluzionato la macchina ed a marzo sono stati la più bella sorpresa del mondiale. 
Tenere il ritmo della concorrenza è stato difficile ed alla fine il 5° posto tra i Costruttori è anche meno di quanto avessero sperato, ma con 8 podi stagionali hanno dato una sterzata decisa al percorso fatto sin qui dal team di Silverstone sotto la gestione di Stroll. Ad maiora, è quello che sperano.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>McLaren: 8,5</h2>

Senza esagerazioni, il recupero prestazionale nel corso dell'anno è stato tra i più impronosticabili e grandiosi dell'era moderna, di sicuro il migliore dall'introduzione dell'ibrido.
Stella, al primo anno da team principal, ha chiesto un po' di credito ad inizio anno ma ha dimostrato con i fatti che le sue non erano solo promesse: la MCL60 che tocca l'asfalto da Spielberg in poi è una macchina con pochi punti deboli che si è saputa togliere soddisfazioni. Red Bull a parte, sono quelli che arrivano con lo slancio migliore al 2024.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>Ferrari: 6</h2>

Viene da chiedersi il perché di quelle dichiarazioni strombazzanti di inizio stagione, se i piloti avevano avvertito delle criticità immediate sulla macchina già al simulatore. Fatto sta che al primo anno di Vasseur, il quale si è ritrovato a prendere un treno, pardon una SF-23, in corsa, di titolo si è smesso di parlare già dopo i test.
Dunque, gli obiettivi sono stati ricalibrati ed è su questa misura che va soppesata la stagione: la sufficienza arriva perché, pur se battuti da Mercedes (che imporrebbe una insufficienza, essendo il traguardo del 2° posto nel Costruttori fallito), è della Ferrari l'unica vittoria non Red Bull dell'anno. Non è e non può essere una vittoria che salva la stagione, ma che la migliora nel complesso sì. Positivo il finale in crescendo.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>Mercedes: 6,5</h2>

Tra un finale in difficoltà (3 podi nelle ultime dieci gare, cioè quelle dopo la pausa estiva) ed i pasticci tattici, sarebbero da insufficienza piena. Però battono la Ferrari ed arrivano davanti nel mondiale degli altri, ed al di là di tutto il risultato finale nello sport professionistico cambia sempre il quadro finale, indipendentemente dall'esecuzione (che resta importante).
Arrivare secondi senza vittorie, del resto, è una mezza impresa: era accaduto solo alla BAR del 2004 ed alla BMW del 2007. Con una W14 che mette la squadra di Wolff spesso in difficoltà per la sua incostanza, sono riusciti comunque a salvare il salvabile pur mancando, per la prima volta dal 2011, almeno una vittoria di tappa. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico: dopo la W13 e la W14, promettono una W15 molto diversa.
Sfoglia le pagine per scoprire gli altri voti
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2>Red Bull: 10</h2>

Singapore ci ricorda che non si può usare il termine “invincibili”, ma non ci sono andati nemmeno tanto lontani: 21 vittorie in 22 GP e record della categoria completamente riscritti. Titoli stravinti con la soddisfazione di chiudere, per la prima volta in 19 anni di storia, ai primi due posti in classifica Piloti.
Horner, Newey, l'eminenza grigia Marko e Verstappen: un quartetto scomodissimo con cui dover fare i conti. Hanno azzeccato più di altri il progetto di queste vetture e stanno vivendo di rendita, e non è detto che nel 2024 la musica cambi: la RB20 ha avuto tutto il tempo per essere studiata e pensata nei dettagli. Intanto, lode alla RB19: chissà se nascerà mai una macchina più vincente di lei.
Leggi anche: <a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2023/12/21-6942045/mercato_piloti_a_red_bull_non_mancano_le_opzioni_verso_il_2025">Mercato piloti, a Red Bull non mancano le opzioni verso il 2025</a>

Ufficiale: a partire dal 2024 la scuderia svizzera, priva del marchio Alfa Romeo, si chiamerà ufficialmente Stake F1 Team Kick Sauber. Ecco le livree (ed i cambi nome) di questi ultimi 30 anni, dal debutto nel 1993 ad oggi

Sauber, quanti cambi di nome! Le livree più belle dal 1993 ad oggi

Ci sono volute 22 gare per decretare una classifica finale molto incerta alle spalle della Red Bull e molto povera di punti nelle ultime posizioni: ecco i voti a tutte le squadre protagoniste del mondiale di F1 2023

F1 2023, le pagelle del Mondiale: i voti alle squadre

Alfa Romeo-Sauber: 4,5

Guarda anche

Sauber, quanti cambi di nome! Le livree più belle dal 1993 ad oggi

Commenti