Red Bull, nel 2024 debutta la hypercar RB17

Red Bull, nel 2024 debutta la hypercar RB17

La seconda opera a ruote coperte di Adrian Newey, dopo la Aston Martin Valkyrie, sarà la prima auto a marchio Red Bull al di fuori della F1

05.01.2024 ( Aggiornata il 05.01.2024 17:18 )

C'è un'altra, attesissima, Red Bull da presentare nel corso del 2024. Se, da un lato, il progetto RB20 sarà chiamato a confermare il dominio in Formula 1, dall'altro è con la sigla RB17 che Adrian Newey tornerà a cimentarsi con un progetto unico, da pista, svincolato da ogni regolamento.

Aston Martin Valkyrie - che tante difficoltà ha creato ad Aston per l'assemblaggio estremamente complesso al quale sono stati chiamati i tecnici - è stato il primo progetto stradale firmato da Newey, che ne ha definito le caratteristiche aerodinamiche. Una Valkyrie prossima all'impegno nel mondiale Endurance, dal 2025 in Classe LMH.

Sviluppata ricorrendo alla divisione tecnologica Red Bull Advanced Technologies, dopo la Valkyrie (e le sue derivazioni), nel 2024 scopriremo un prototipo direttamente espressione di Red Bull: la RB17. Sarà prodotta in 50 esemplari, ciascuno con un prezzo di poco inferiore ai 6 milioni di euro.

Il ruolo di Newey in Red Bull

"Adrian ha giocato un ruolo chiave negli anni e quel ruolo si è evoluto negli ultimi 18 anni. Ciò che è davvero fantastico è che possiamo contare su una forza così radicata nel nostro team tecnico. 

Adrian, con il suo bagaglio di esperienza, è in grado di fare da mentore e far crescere quel team di tecnici, e di lavorare al tempo stesso alla progettazione della RB17. Sarà la nostra prima sportiva da pista e la presenteremo nel corso del 2024", le parole di Horner.

Geni a confronto fuori dalla F1: Murray e Newey

La hypercar da pista avrà un motore con supporto ibrido, sarà un V8 turbocompresso accreditato di una potenza superiore ai 1.250 cavalli, per un peso che Red Bull punta a contenere in 900 kg.

La sfida indiretta è tra due mostri sacri dell'ingegneria espressa in Formula 1, visto il capolavoro prodotto da Gordon Murray con la sua GMA T.50s. Tutta un'altra strada quella scelta da Murray, che ha optato per un motore Cosworth V12 aspirato da 12 mila giri al minuto.

Cosa attendersi dalla RB17? Tanta aerodinamica attiva - non a caso un punto tecnico ricorrente nei commenti di Newey, nella sinergia da raggiungere tra monoposto di Formula 1 e auto "stradali" - e lo sviluppo di quell'effetto suolo oggi tema dominante in Formula 1.

In più, su un progetto come la RB17, la possibilità di ricercare soluzioni senza i vincoli del regolamento, a partire dalle sospensioni attive.


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