Monza, via ai lavori: asfalto e tribune nuove, Paddock Club moderno

Monza si rifà il look. Come richiesto dai tempi, come richiesto soprattutto da Liberty Media per continuare ad ospitare il GP d'Italia nel Tempio della Velocità. Ed ecco dunque che la pista lombarda ha dato il via oggi, 8 gennaio, ai lavori di ammodernamento: tempo stimato 140 giorni, investimento da oltre 20 milioni di euro.

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Monza: asfalto tutto nuovo

I lavori prevedono l'adeguamento con tre sottopassi per la separazione del traffico veicolare e pedonale, la creazione di un nuovo sottopasso e il rifacimento dell'asfalto: la pavimentazione, che verrà interamente demolita e rimossa, per poi essere ricostruita con logiche di utilizzo anche di materiali avanzati. Il via agli interventi è stato dato di fronte al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, oltre che il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, e di Acm, Geronimo La Russa, il governatore lombardo Attilio Fontana e il sindaco di Monza, Paolo Pilotto.

L'obiettivo di questi lavori è di ammodernare tutte le infrastrutture dell'Autodromo, e nello specifico migliorare la sicurezza, il rapporto con l'ambiente e le prestazioni. I lavori dovrebbero terminare tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, dunque in tempo per il Milano Monza Motor Show in programma dal 28 al 30 giugno, prova generale in vista del GP d'Italia di F1, in programma dal 30 agosto all'1 settembre.

Paddock Club, box e tribune

Il valore economico prodotto dal GP Italia si aggira attorno ai 470 milioni di euro, di cui circa 140 con ricadute immediate e dirette sul territorio. A tal proposito, il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani ha spiegato come il GP a Monza punti ad avere maggiori ricadute sul territorio, oltre a fornire un servizio migliore: il Paddock Club è stato rifatto e curato nei minimi dettagli, un intervento praticamente obbligatorio nella F1 di Liberty Media, ed anche la copertura dei box verrà rifatta. Inoltre, le tribune saranno più simili a quelle degli stadi da calcio, ognuna con i suoi punti ristoro, rendendo superfluo lo spostamento dei presenti da una parte all'altra dell'impianto.

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