Formula 1
Sul passaggio di Lewis in Ferrari, Max non si sbilancia sulle ragioni: "Magari avrà visto cose che non conosciamo". Si interroga però sui tempi dell'annuncio, che apre a un 2024 con momenti "imbarazzanti"
F.P.
16.02.2024 ( Aggiornata il 16.02.2024 15:06 )
Si interroga su un anno che sarà da "separati in casa", Max Verstappen. Se la decisione di Hamilton di correre per la Ferrari dal 2025 è una scelta sulla quale è impossibile pronunciarsi nella sua validità, Max commenta la tempistica dell'annuncio.
"Per me non è stata una sorpresa il fatto che stessero discutendo. Alla fine, vederlo andare in Ferrari non è una sorpresa.
L'unica cosa è che mi è sembrata una notizia un po' sfuggita e sulla quale hanno dovuto annunciare l'accordo", dice Max a margine della presentazione della Red Bull RB20.
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"Perché fare un tale annuncio, così importante e così presto nella stagione? Penso che porterà certamente a un anno un po' di imbarazzi.
Anche se hai avuto tanto successo con il team, non potrai più essere coinvolto su ogni aspetto. Però, quanto al suo passaggio in Ferrari non è davvero un annuncio shock".
È prassi limitare la partecipazione di piloti e di tecnici alle riunioni nelle quali si delineano le soluzioni future, di prospettiva. E la prospettiva - sebbene alle macchine del 2026 si potrà iniziare a lavorare dal gennaio 2025 - è proprio quella del cambio regolamentare, più che la progettazione delle monoposto del prossimo anno. Saranno monoposto in stretta continuità con le attuali.
"Ha un grandissimo rapporto con tutti in Mercedes, specialmente con Toto. Però, sa anche lui che a un certo punto gli diranno 'ci dispiace ma non puoi più partecipare a certe riunioni'. È qualcosa che in Formula 1 è normale, forse un po' strana, ma sei professionista abbastanza da riuscire a gestirla", prosegue Verstappen.
Lewis avrà visto qualcosa nella Ferrari...
Sul perché Hamilton abbia deciso di spostare la causa Ferrari, dopo anni di giurata fedeltà a Mercedes, Max non si pronuncia: "Da parte mia è molto difficile esprimermi, non conosco quella che è la situazione attuale del team, non so cosa avesse in testa, se fosse un sogno che aveva sin da bambino o no. A un certo punto, quando hai ottenuto così tanto in Formula 1, perché no. Forse Ferrari gli ha mostrato delle cose che noi non conosciamo, per me è difficilissimo rispondere".
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