GP Australia: i 5 temi del fine settimana

GP Australia: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

Alba rossa in Italia, pomeriggio trionfale in Australia per una Ferrari che con uno strepitoso Sainz coglie il primo successo stagionale: passo falso per la Red Bull, mentre in casa Mercedes è notte fonda

25.03.2024 10:32

Nemo profeta in patria

Gli australiani hanno un dono ed una maledizione: sono sinceramente innamorati delle corse, ma non riescono mai ad applaudire un loro connazionale sul podio del GP di casa. Sarebbe potuta essere l’occasione buona per Oscar Piastri, ma anche stavolta non è successo: Norris ne aveva di più ed al di là dell’ordine di squadra, Lando sulla distanza sarebbe passato comunque. Così, Oscar si è accontentato del 4° posto e gli australiani porteranno a 40 gli anni di attesa (dal 1985 al 1995 si è corso ad Adelaide, dal ‘96 in poi all’Albert Park) per vedere un loro connazionale bere champagne a Melbourne.

Al di là dei singoli, però, è stata una gran bella McLaren. Non ancora buona per vincere, ma abbastanza per convincere ed a ricordare di tenerli d’occhio, quelli di Woking: hanno in serbo un pacchetto di novità sul quale puntano molto e si candidano ad una nuova lotta per il podio in vista di Suzuka, pista sulla quale la MCL38 dovrebbe andare bene, anche se, pur apprezzando le curve veloci, la vettura sta facendo un po’ di fatica in più su quelle ad ampio raggio. La squadra si sta comportando ad immagine e somiglianza di Andrea Stella, il suo team principal: nel box si confida di poter venire fuori alla distanza, ma nessuno per ora si lancia in annunci roboanti. Lo stesso Norris, dopo la gara, era felicemente pacato: “Abbiamo fatto un altro passo avanti”. L’ansia del primo successo magari crescerà nei prossimi mesi, soprattutto per lui: intanto però, pur avendo ancora qualche lacuna, la vettura color papaya è andata bene ed in Australia è stata irraggiungibile per le due dirette rivali a motore Mercedes, la Aston Martin e la Mercedes stessa, un metro di paragone sempre indicativo. A Melbourne la McLaren non è riuscita a tenere i tempi della Ferrari di Sainz nel primo stint (nei giri finali prima della sosta, Carlos aveva aperto un buon margine su Norris), ma con la gomma dura il distacco medio sul giro è stato più contenuto, tanto che nel finale il giro veloce a Lando è sfuggito per pochissimo (pur con gomma di qualche giro più fresca). La McLaren dunque è migliorata con la hard ed a mano a mano che il serbatoio si svuotava: indizi da tenere in considerazione per il futuro.

Per loro il Giappone sarà un appuntamento da sfruttare, perché a queste condizioni saranno ragionevolmente terza forza con la speranza di competere con la seconda. Da quando la McLaren non ha più i motori Honda Suzuka non è più una tappa di casa, ma forse meglio così: visto che viene difficile essere profeta in patria, magari non porterebbe neanche tanto bene.

La classifica Piloti


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