Week end Sprint in Cina, Verstappen e Sainz bocciano l'idea

Week end Sprint in Cina, Verstappen e Sainz bocciano l'idea© Getty Images

La Formula 1 torna a correre il GP di Cina e lo fa con un week end Sprint: un'ora sola di prove libere a disposizione, il rischio di contrattempi in pista sono alla base dei commenti critici dei piloti

Fabiano Polimeni

09.04.2024 09:12

Correva l'anno 2019, Bottas otteneva la pole a Shanghai e dava mezzo secondo a Verstappen. Sainz e Norris uscivano in Q2 e in fondo alla griglia c'erano Russell e Kubica. A Sanremo vinceva Mahmood. Praticamente, una vita fa il GP di Cina di Formula 1. Fu l'ultima edizione, poi arrivò il 2020, il Covid-19 e il resto è storia.

Torna a Shanghai la Formula 1, lo fa con un week end Sprint, il primo dell'anno. Tutta da scoprire la pista con le nuove generazioni di monoposto e, a sentire i piloti a Suzuka, l'idea è quantomeno indigesta.

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Avrebbero preferito un week end ordinario, con le tre sessioni di prove libere nel corso delle quali lavorare alla preparazione delle monoposto, anziché affrontare un'ora appena di prove e poi ritrovarsi subito in qualifica per la griglia della Sprint.

Verstappen: vogliono un week end vivace

"Sì, è una scelta molto intelligente...", dice Verstappen sarcastico. "Penso che non sia il massimo, diciamo così. Perché quando si è lontani da una pista per un bel po' di tempo, non si sa mai che cosa si troverà. Sarebbe stato meglio fare un normale weekend di gara. D'altra parte, probabilmente rende le cose un po' più vivaci, ed è forse proprio questo che vorrebbero vedere. Da un punto di vista puramente legato alla guida e delle prestazioni, non credo sia la cosa più intelligente da fare".

I contrattempi

Checo Perez pensa ai contrattempi, "spero solo che non ci siano problemi con la pista, con tombini o altro del genere, perché ci metterebbe fuori programma. Ma credo che per lo spettacolo sia positivo. Dal punto di vista della preparazione sarà sicuramente una prova molto difficile perché, voglio dire, io non ho mai corso lì, per esempio, con la Red Bull. Ci sarà molto  da fare in un singolo turno di prove libere".

Sainz e i timori sulla riasfaltatura

La posizione dei piloti sulla scelta del GP di Cina quale sede della prima Sprint stagionale è stata approfondita da Sainz: "Credo che ci siano due temi diversi. Quello in Cina è un tracciato fantastico sul quale correre, è uno dei preferiti da tutti i piloti. E' una pista che offre buone opportunità di sorpasso e ha senso correrci una Sprint. 

Nel briefing dei piloti, quello che abbiamo detto alla FIA e alla Formula 1 è che - con questo tipo di vetture - andare in pista con un'ora sola di prove e affrontare subito dopo le qualifiche, non credo sia stata una buona scelta quella di mettere la Sprint dopo quattro o cinque anni di assenza. Per le regole che abbiamo, tra l'usura del fondo e cose del genere e per quanto una sconnessione renda difficile la macchina.

Abbiamo anche sentito che sono in corso lavori di riasfaltatura, quindi una Istanbul 2.0 potrebbe essere tra gli scenari: spero non sia così. Questo dimostra quanta incertezza c'è. Forse per voi a casa è eccitante, ma per gli ingegneri e i piloti è un rischio che, a mio parere, non dovremmo correre e, piuttosto, avremmo dovuto avere un weekend normale".


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