Mercato 2025, il quadro della situazione: da Sainz a Mercedes passando per Antonelli

Mercato 2025, il quadro della situazione: da Sainz a Mercedes passando per Antonelli© Getty Images

Rinnovando con Aston Martin, Alonso ha tolto di mezzo un sedile molto ambito: per Sainz restano le opzioni Red Bull, Audi e Mercedes, con quest'ultima che deve prendere tempo per decidere il da farsi con Antonelli

12.04.2024 11:26

E' come una miccia pronta a deflagrare. Basta far scattare la scintilla e tutto può esplodere, da un momento all'altro. Chi poteva avere un colpo in canna era Fernando Alonso, che però ha preferito tenersi in tasca lo sparo per restare dov'è. Dare fiducia alla Aston Martin in chiave 2025 ma soprattutto 2026, quando la Aston coronerà il matrimonio con la Honda, significa togliere di mezzo un sedile ambito, quello della verdona di Silverstone. E significa, per tutti gli altri, una soluzione in meno su una scacchiera che si fa sempre più intricata.

Hammer dà il via a tutto

Ci sono anni di piattume e prevedibilità nel mercato piloti, come quello tra il 2023 ed il 2024, il primo nella storia in cui i partenti dell'ultimo GP dell'anno prima sono stati esattamente gli stessi del primo GP dell'anno dopo. E poi ci sono anni più elettrizzanti, con quell'effetto domino che parte dopo una scelta imprevista ed imprevedibile: a giocare il ruolo di guastafeste è stato Lewis Hamilton, che ha spiazzato tutti accettando la corte della Ferrari in chiave 2025, regalando un sussulto ad un mercato piloti che altrimenti avrebbe potuto essere ancora una volta piuttosto bloccato. Questo ha complicato i piani di tanti altri, a cominciare da Carlos Sainz, ancora senza un contratto in vista del prossimo campionato.

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Cosa significa la conferma di Alonso

Dopo aver pubblicamente rifiutato Mercedes ("sono più lenti di noi, non sono un'opzione attraente", Alonso dixit a Melbourne), per Fernando non restava altro che la Aston Martin: sarebbe potuto essere una soluzione per la Red Bull solo nel caso di addio di Verstappen, dato che a Milton Keynes non avrebbero avuto intenzione di mettere a repentaglio l'equilibrio interno facendo gareggiare lo spagnolo al fianco di Max. Piuttosto, la scelta di Alonso pare confermare indirettamente la permanenza (che rimane, al di là delle polemiche interne al team, l'ipotesi più probabile) di Max Verstappen alla Red Bull, il che significherebbe un "no grazie" arrivato alla Mercedes da parte dell'olandese.

La conferma di Alonso in Aston Martin significa inoltre due cose per la Aston Martin stessa: da un lato a Silverstone si garantiranno l'ingresso nel nuovo ciclo tecnico (2026) con un nome di spicco, dall'altro che se davvero vogliono prendere un altro pilota come ad esempio Carlos Sainz, dovrebbero farlo a discapito di Lance Stroll, il figlio del padrone. Rinunciare ad un Sainz così per tenere Stroll sarebbe una mossa molto poco aziendalista e molto da padre da parte di Lawrence Stroll, che però già in passato aveva affermato che secondo lui Lance ha le carte in regola per togliersi qualche soddisfazione una volta che avrà a disposizione una vettura di vertice. Il rinnovo di Alonso, tra l'altro, riduce le speranze anche di Yuki Tsunoda, che grazie al suo legame con Honda vedeva nella Aston del 2026 una buona preda: per Yuki a questo punto valgono i discorsi che valgono per gli altri, cioè che la Aston Martin sarà un'opzione reale sono nel caso in cui Stroll padre decidesse di far fuori Stroll figlio, scenario ancora poco credibile. Fermo restando che, se Stroll senior (ed il consiglio di amministrazione) dovessero decidere per un passo del genere, lo farebbero per un pilota più maturo e completo come Sainz piuttosto che per il nipponico, a meno di enormi pressioni della Honda.

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Sainz, ora il tempo stringe. E cosa farà Red Bull?

Quello di Alonso era un sedile ambito da Carlos Sainz, che vede venir meno un'opzione molto allettante. Anche perché tra i top team gli unici che ancora non hanno confermato un secondo nome per il 2025 sono Red Bull e Mercedes. Il buon inizio di stagione di Perez non depone a favore dello spagnolo, che resta comunque un'alternativa validissima. Senza più l'opzione Aston Martin, è possibile che Carlitos spingerà forte per il sedile a Milton Keynes al fianco di Verstappen (gli screzi dell'anno del debutto sono ampiamente alle spalle), e da questo punto di vista forse è più Red Bull a temporeggiare: se Checo si dimostra su questo livello, sarebbe il gregario ideale da affiancare a Max, che resta padrone a Milton Keynes.

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Sainz, Red Bull e Mercedes: un intreccio

Le porte della Red Bull per Sainz si aprirebbero nuovamente in caso di addio di Max Verstappen in direzione Mercedes, dinamica di mercato che come detto qualche riga fa pare essersi ulteriormente ridotta nelle possibilità dopo il rinnovo di Alonso con la Aston. Sainz, la Mercedes e la Red Bull sono dunque in qualche modo legati, con Sainz che avrebbe poi nel sedile vacante di Hamilton l'unica vera opzione per restare con un team della prima parte della classifica. Qui varranno anche le idee di Toto Wolff: il manager austriaco ha in serbo un Andrea Kimi Antonelli molto allettante nelle prospettive future ma evidentemente ancora acerbo avendo appena compiuto il passo dalla F3 Europea alla F2. Toto vuole far crescere l'italiano, che infatti proverà per la prima volta una F1 in questi giorni (una Mercedes W12 del 2021, prima di saltare su una vettura del 2022). La sua crescita deve andare per gradi, e se proprio Toto vuole un debutto immediato in F1 per Andrea Kimi già nel 2025, l'ipotesi Williams non è da scartare: a Grove c'è la fornitura dei motori Mercedes ed i buoni rapporti con il team principal James Vowles, ex stratega Mercedes e fedelissimo di Toto. Questo anche perché il tempo di Logan Sargeant sembra scaduto, per cui Williams dovrebbe andare a cercare comunque un pilota sul mercato, e prendere uno dei prospetti del futuro farebbe comodo anche alla scuderia inglese.

Il "problema" di Antonelli potrebbe essere questo: se il classe 2006 si dimostrasse immediatamente molto competitivo, potrebbe divenire appetibile per altri team e Wolff, con Russell e Sainz sotto contratto (Carlitos non accetterebbe certamente un solo anno di contratto), si ritroverebbe con le mani legate, senza macchine da offrire ad Antonelli nell'immediato. Ecco perché, aspettando Antonelli, per Mercedes sullo sfondo restano le opzioni "ponte": il più indicato è Esteban Ocon, che ha ancora il suo manager in Toto e che lascerebbe senza drammi l'attuale situazione Alpine. Va detto però che Esteban, per quanto spesso sottovalutato, rappresenterebbe un calo di appeal in casa Mercedes: incassato l'addio di Hamilton ed i no di Verstappen e Alonso, ripiegare su Ocon sarebbe un danno di immagine non trascurabile a livello commerciale per la casa della Stella.

Gli altri

E gli altri? Gli altri per ora guardano, consapevoli di non essere i primi attori del mercato. In ordine di classifica: in Racing Bulls Ricciardo sta deludendo ed oltre che giocarsi le sue chances di tornare in Red Bull l'australiano si sta giocando pure le possibilità di restare in F1: la stagione è lunga, ma serve reagire per respingere le sirene di Liam Lawson, sempre più destinato a correre nel 2025. In casa Haas Komatsu per ora è felice della sua coppia, anche se Bearman è un prospetto allettante e sarebbe la prima scelta in caso di addio di Hulkenberg: il tedesco è un nome ambito da parte di Audi, che vuole arrivare al 2026 con un team già rodato.

Ecco: il caso Stake-Sauber, futura Audi, è quello caldo della seconda metà della griglia. Per Bottas e Zhou pare non esserci più tempo, con il marchio tedesco che vorrebbe Hulkenberg ma soprattutto Carlos Sainz, considerato ad Ingolstadt un top driver. In realtà è Sainz che sta prendendo tempo: Audi lo vuole a tutti i costi, ma a non convincere pienamente lo spagnolo è un 2025 con ambizioni ridottissime e soprattutto le tempistiche che potrebbe richiedere un progetto sicuramente stimolante ma anche bisognoso di tempo. Sainz è un classe 1994, a settembre compirà 30 anni e se Audi gli chiede due o tre stagioni di pazienza per arrivare al vertice (indicativamente 2028), per Carlitos significherebbe arrivarci all'età di 34 anni: non il massimo per un pilota in piena maturità agonistica. 

Detto di Williams (Albon ha un contratto, Sargeant traballa), tutto da vedere anche in casa Alpine: i piloti sono ovviamente scontenti dell'attuale situazione, ma per il momento anche loro sono costretti a temporeggiare ed a osservare lo svolgersi degli eventi. Ocon e Gasly hanno entrambi una vittoria all'attivo e sono sicuramente piloti validi, tante porte davanti sono chiuse ma se dovessero aprirsi spiragli (come in Audi, ad esempio, se Sainz firmasse con qualcun altro), loro potrebbero essere sicuramente interessati a tuffarcisi.


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