GP Australia, l'analisi del venerdì: buona Ferrari, Red Bull non ancora al top

GP Australia, l'analisi del venerdì: buona Ferrari, Red Bull non ancora al top© Getty Images

La prima giornata di attività in pista a Melbourne ha visto un'ottima Ferrari prendersi il 1° e 3° tempo nelle FP2: tra loro Verstappen con una Red Bull che ha fatto vedere qualche correzione insolita, sintomo di un assetto non ancora pienamente centrato sulla RB20

22.03.2024 ( Aggiornata il 22.03.2024 07:06 )

Un venerdì sicuramente molto interessante, quello andato in scena a Melbourne Pista in evoluzione, assetti da affinare, classifica compatta: ingredienti stuzzicanti per un fine settimana da seguire, al di là dei soliti favoriti della vigilia per questo GP Australia.

Ferrari ok nel venerdì australiano

Chi è uscita molto bene dalla prima giornata di attività in pista è stata la Ferrari, che sin dalla prima sessione è apparsa molto buona in tutti gli aspetti fondamentali della prestazione: bilanciamento, percorrenza e trazione. Entrambi i piloti hanno abbassato con facilità i tempi ed al di là di qualche sbavatura (dovuta anche al basso livello di grip dell'asfalto), la SF-24 è parsa in ottima forma ed in grado di trasmettere tanta fiducia ai piloti. Il primo e terzo tempo di questo venerdì ne sono una conseguenza, ed è certamente una cartolina suggestiva in vista del GP Australia di domenica, ma è comunque troppo presto per sbilanciarsi. La vettura è parsa assolutamente competitiva sul giro secco (la Rossa, dopo una FP1 che aveva visto distacchi ridottissimi, ha dato un grande strappo nelle FP2), ed è lecito aspettarsi una buona Ferrari anche sul passo gara dopo le buone impressioni delle simulazioni. Tutto ciò ricordando, è bene sottolinearlo, che è solo venerdì.

Red Bull: RB20 non ancora perfetta

Pur restando ovviamente la favorita in ottica gara, la Red Bull non è parsa una vettura fuori portata all'Albert Park. Max Verstappen è stato alle prese con insolite correzioni per uno come lui, talvolta in sovrasterzo e talvolta in sottosterzo, segno di una vettura lontana dall'ideale a livello di assetto. Nella lista dei tempi Perez ha chiuso indietro (8° a 0"813) ed è parso tutt'altro che irresistibile a livello di passo gara, fermo restando che c'è ancora tutto il tempo per intervenire. Non di grido neanche le simulazioni di passo gara, pure nel caso di Verstappen, che ha limitato molto il suo lavoro con l'alto carico di benzina: dunque lavoro da fare sulle due RB20, ma ciò non significa assolutamente che stiamo parlando di una Red Bull in difficoltà, quanto piuttosto di una Red Bull che deve lavorare un po' per la macchina pe raggiungere il quadro ideale.

Mercedes: tempo di verifiche

Lo avevano detto e così hanno fatto: il venerd' di Melbourne per la Mercedes è stata come una lunga giornata di test, o meglio di raccolta dati. Dopo i guai di Jeddah, la casa della Stella è ripartita con verifiche di assetto e prove di correlazione: addirittura si è scelto di riportare in pista la prima versione del fondo, quella usata nei test in Bahrain. Sia in FP1 che in FP2 la W15 non è parsa così a suo agio, con qualche sbavatura di troppo con entrambi i piloti, segno di una macchina lontana dall'assetto ideale ed a conferma di un lavoro di preparazione differente da un venerdì più "classico". Tra i due piloti della Mercedes è stato sicuramente Lewis Hamilton quello più in difficoltà, come evidenziato dallo stesso pilota nelle comunicazioni radio verso la fine della sessione. D'altra parte, il team ha ammesso di aver preso una strada sbagliata nel lavoro sugli assetti tra libere 1 e 2, per cui ci sarà del lavoro da fare nelle libere 3.

Aston Martin e McLaren: c'è fiducia

Entrambe le scuderie clienti della Mercedes possono dirsi soddisfatte dopo una giornata ancora non chiarificatrice, visto il lavoro cui tutti andranno incontro in vista di qualifica e gara, ma certamente per entrambe ci sono state sensazioni positive. Soprattutto la Aston Martin si è fatta apprezzare nelle prove libere 2, mentre nel primo turno era stata la McLaren a svettare. Per tutte e due c'è la prospettiva di un weekend interessante, nella consapevolezza che saranno i dettagli, come sempre, a fare la differenza.

Così nelle FP1

Come è normale su un tracciato semi-cittadino, nella prima sessione del venerdì l'asfalto si è presentato sporco, con bassi livelli di aderenza, cosa che ha facilitato gli errori. Tuttavia, in una situazione in continua mutazione ed a lavoro appena cominciato, nella prima sessione si è visto un buon equilibrio soprattutto a livello cronometrico, con i primi dieci in appena tre decimi e mezzo. Tante le sbavature (Alonso, Bottas, Hamilton, Verstappen), ma soprattutto un grande incidente, quello di Albon: l'anglo-thailandese della Williams ha perso il controllo in uscita di curva 7 ed è finito a sbattere in curva 8, con grossi danni sulla vettura. Per il resto della giornata, niente da fare per lui: FP2 saltate.


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