Pirelli, a Jeddah con pressioni più basse

Pirelli, a Jeddah con pressioni più basse© Pirelli

Le mescole non cambiano rispetto a 12 mesi fa ma diminuisce la pressione minima prescritta sulle gomme anteriori. L'asfalto liscio e poco abrasivo dirà altro nel confronto tra team

Fabiano Polimeni

15.03.2023 ( Aggiornata il 15.03.2023 09:19 )

Circuito dalle caratteristiche diversissime rispetto al Bahrain, quello di Jeddah non è certo aggressivo sulle gomme. Pirelli conferma la selezione di mescole di un anno fa e la prospettiva è di una gara con tattiche su un unico pit-stop.

Rispetto a 12 mesi fa, tuttavia, sono differenti le costruzioni delle gomme e, nelle scelte tecniche del gommista, la pressione minima di gonfiaggio delle anteriori è 1 psi inferiore, a 23,5 psi, mentre è invariato il valore prescritto sulle posteriori (21 psi).

Alta evoluzione e basso degrado

Il circuito di Jeddah vivrà una marcata evoluzione dei livelli di aderenza dell'asfalto, su una tracciatura leggermente modificata per consentire una migliore visibilità ai piloti nei punti più veloci.

Nella media la classificazione Pirelli di fattori come le forze laterali, lo stress gomme e il livello di aderenza offerto dall'asfalto. Basse le richieste in trazione, frenata e il carico aerodinamico.

L'editoriale del Direttore: Appello F1 e sogno WEC

"A Gedda, su di una pista con caratteristiche molto diverse rispetto al Bahrain, sarà fondamentale trovare il giusto assetto della vettura ed essere reattivi agli imprevisti", anticipa Mario Isola. Le fasi di gara sotto Safety Car o l'interruzione con bandiera rossa non sono mancate nelle prime due edizioni del Gran Premio dell'Arabia Saudita, appuntamento all'insegna, quindi, dell'imprevedibilità.

C2-C3-C4 promosse e confermate

"Per il veloce circuito di Gedda abbiamo confermato la scelta delle mescole dell’anno scorso (C2, C3, C4; ndr) perché hanno dimostrato una buona consistenza durante tutto il weekend di gara. Nelle due edizioni fin qui disputate, il Gran Premio dell’Arabia Saudita è stato abbastanza imprevedibile perché sono state frequenti le bandiere rosse e le neutralizzazioni, essendo un tracciato tipicamente cittadino.

La singola sosta è stata l’opzione più veloce nel 2022 quando l’anticipazione dei pit-stop, determinata proprio da una safety car in pista, ha permesso alla maggior parte dei piloti di concludere la gara sulle Hard", ricorda Isola.

Prima volta delle 2023 su un circuito diverso da Sakhir

Dopo un esordio in Bahrain con molti dati disponibili sul comportamento delle gomme, frutto della tre giorni di test, per la prima volta le squadre gireranno su un circuito differente con i progetti 2023 e le nuove costruzioni. Un dettaglio che potrebbe aprire a differenze nei distacchi tra squadre rispetto a quanto visto a Sakhir. 

"Le squadre dovranno lavorare molto sull’assetto delle vetture perché avranno a disposizione solo le prove libere per perfezionare il bilanciamento con i nuovi pneumatici. Trazione e frenata, forze predominanti in Bahrain, lasciano infatti il passo alle sollecitazioni laterali di Gedda, pista con caratteristiche completamente differenti da Sakhir".


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