Alonso salva il podio, cancellata la penalità: ecco perché

Alonso salva il podio, cancellata la penalità: ecco perché© Getty Images

Il collegio dei commissari fa dietrofront sulla propria decisione di infliggere 10" di penalità ad Alonso. I dettagli e un presunto accordo tra squadre e FIA su cosa considerare "lavoro sulla macchina"

Fabiano Polimeni

20.03.2023 ( Aggiornata il 20.03.2023 09:27 )

Ritorna nelle mani di Fernando Alonso il trofeo del terzo classificato nel GP dell'Arabia Saudita. Arriva nella tarda notte di Jeddah il dietrofront della direzione gara sulla decisione assunta con Alonso sul podio a festeggiare: 10 secondi di penalità, sommati al tempo di gara, per non aver scontato correttamente la penalità inflitta per partenza fuori posizione.

Un trofeo che passa brevemente di mano, George Russell ha il tempo di postare a favore di social lo scatto, salvo ritrovarsi con una classifica riportata all'ordine d'arrivo reale poche ore più tardi: Perez, Verstappen, Alonso.

 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da George Russell (@georgerussell63)

La richiesta di riesame

Aston Martin ha avanzato ricorso contro la decisione del collegio dei commissari - che hanno beneficiato del supporto del "VAR" da remoto -. Una richiesta di riesame accolta dopo aver esaminato le nuove prove presentate dal team, ritenute rilevanti e tali da cancellare la penalità di 10" inflitta ad Alonso.

Perché 10 secondi di penalità

Riepiloghiamo i fatti. La macchina di Alonso, nel fermarsi per scontare la penalità di 5" inflitta per essersi posizionato Fernando non correttamente in griglia, è stata brevemente agganciata dal meccanico che opera il jack posteriore, senza tuttavia sollevarla. 

Un'operazione valutata dal collegio dei commissari come equivalente a un "intervento sulla monoposto". Un'interpretazione data sulla base di un presunto accordo tra FIA e squadre, maturato in una delle riunioni del Comitato di consulenza sportiva.

I 10" comminati per aver scontato in modo non corretto la penalità dei 5" sono quindi frutto di questa leggerezza in pitlane. 

L'accordo e i 7 casi simili non sanzionati

Aston Martin ha contestato un preciso elemento di fondo alla base della decisione. Ovvero, che tra squadre e FIA vi fosse un accordo per cui qualsiasi semplice contatto tra monoposto e meccanici - fosse anche mediante il carrello di sollevamento - andasse considerato alla stregua di un'operazione sulla macchina (non concessa mentre si sconta una penalità). 

Aston Martin ha presentato 7 prove video di altri casi in cui i team hanno agganciato il jack posteriore durante una penalità scontare, senza ricevere una sanzione per errata procedura. Inoltre, è stata sottoposta al collegio dei commissari un'ulteriore prova, relativa dalla riunione del Comitato di consulenza sportiva, dalla quale si evince che non vi era alcun chiaro accordo sul ritenere equiparato a un "intervento sulla monoposto" il semplice toccare la monoposto da parte dei meccanici, anche mediante il jack posteriore. 

Una Federazione che si ritrova, quindi, a dover fare retromarcia e spiegare nel documento che annulla la penalità di 10 secondi il proprio operato.

Il dietrofront sulla penalità

"(...) Avendo riesaminato la prova video presentata e avendo ascoltato il rappresentante del team Aston Martin e i membri interessati della FIA, i commissari determinano che esistono nuove e rilevanti prove, come richiesto dall'articolo 14.1.1 per avviare un riesame della decisione. In particolare, la prova video e la prova verbale del team e della FIA.

Ci è chiaro come sia stato messo in discussione dalla nuova prova il fondamento della decisione iniziale, ovvero, l'esistenza di un accordo (toccare la monoposto equivale a operare sulla monoposto; ndr).

Abbiamo concluso, dopo il riesame della nuova prova, che non esisteva un chiaro accordo - come suggerito precedentemente ai commissari - sul quale fare affidamento per determinare che un jack che tocca la macchina sia da considerare come tempo di lavoro sulla monoposto".


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi