GP Australia, l'analisi a caldo: senza Max, Ferrari regina

Con l'inaspettato ko di Verstappen alla Ferrari si sono aperte le porte di una stupenda doppietta, con Sainz vittorioso davanti a Leclerc; buona la McLaren, Perez invece non si è praticamente visto

24.03.2024 06:31

Alba Rossa a Melbourne. E' successo davvero, con una Ferrari dominante nel giorno del ko di Max Verstappen: un dominio sfociato in una doppietta, la prima da Sakhir 2022, con un magistrale Carlos Sainz vincitore davanti a Charles Leclerc e le due McLaren di Norris e Piastri.

Un GP che cambia subito

E' stata una corsa diversa dal solito soprattutto per il colpo di scena che è arrivato in avvio, con il fuoco sul freno posteriore destro di Max Verstappen: in difficoltà da subito, l'olandese prima non ha potuto difendersi da Sainz, andato in testa al secondo giro, poi è stato costretto al ritiro al termine del 4° giro. Dopo due anni, curiosamente proprio da Melbourne 2022, Verstappen è finito dunque ko: chiusa una striscia di nove vittorie e di 43 arrivi a punti consecutivi.

Ferrari, per Sainz giornata da re

Senza più Max Verstappen in pista, a farne le veci è stato Carlos Sainz, dominante come Max ha saputo fare tante volte. Una gara perfetta, ma soprattutto un ritmo eccellente con una SF-24 bellissima, veloce e per nulla afflitta da problemi di gomme, gestione o graining che fosse. Lo spagnolo della Ferrari ha dettato il ritmo sin dall'inizio impedendo a chiunque di avvicinarsi, soprattutto dopo la richiesta del muretto di mantenere le posizioni arrivata a lui e Leclerc, 2° dopo la prima sosta: il team ha chiesto di tenere le posizioni, tuttavia in quel frangente Sainz ha dimostrato di averne di più, mettendo dei secondi tra lui e la vettura gemella. E l'analisi della corsa sostanzialmente è tutta qui: nessuno è stato in grado di avvicinarsi ai ritmi di Sainz. Né le McLaren, comunque molto buone, né tantomeno Perez, con il quale la Red Bull è parsa una macchina lontanissima dal carro armato cui ci siamo abituati.

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Red Bull, giornata no

Un'altra notizia di giornata è stata proprio questa, una Red Bull tutt'altro che competitiva. Perez è andato a sprazzi, ma ha sofferto con le gomme e ad eccezione di una breve fase di gara centrale, non ha mai nemmeno avuto tempi così tanto di rilievo, almeno se comparati a quelli di Sainz. Checo, dopo aver lottato a tratti con Russell e Alonso (aiutato dalla VSC in occasione della prima sosta), non ha mai avuto la velocità per andare a riprendere uno dei primi quattro posti, il che la dice lunga sulla giornata vissuta dall'unica RB20 superstite.

Yuki a punti

Oltre a Verstappen anche Hamilton è finito ko per un problema al motore: questa ha spalancato le porte a due posizioni in top 10, artigliate da un bravissimo Tsunoda e da Hulkenberg, al secondo arrivo a punti consecutivo. Proprio sul finale, poi, anche Russell ha lasciato una posizione in top 10 con il botto in curva 7: ringrazia Magnussen.

L'ordine d'arrivo

Gara


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