Horner critica l'idea di Hamilton: difficile da attuare

Horner critica l'idea di Hamilton: difficile da attuare© Getty Images

Impedire alle squadre di lavorare su soluzioni destinate alla monoposto dell'anno seguente prima di una certa data è un vincolo difficilmente controllabile secondo il team principal Red Bull

Fabiano Polimeni

30.06.2023 ( Aggiornata il 30.06.2023 16:59 )

Di modi per contrastare Red Bull e tornare in lotta per la vittoria, l'idea che vada impedito "per decreto" a una squadra di ricercare, sperimentare sul progetto destinato alla stagione successiva prima di una certa data è la meno praticabile possibile. 

Replica a Lewis Hamilton, Christian Horner. Lo fa dopo le prove libere 1 a Spielberg, prima del turno di qualifica. "Parla ovviamente per esperienza personale", dice il team principal in conferenza stampa. 

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Un divieto non verificabile

"Sarebbe difficilissimo regolamentare questa cosa. Come si potrebbe mai dire: andate, esattamente dal 1 agosto. Come potresti impedire alle persone di pensare o lavorare sulle macchine dell'anno seguente?".

Le ragioni della competitività di Red Bull vanno approfondite tanto quanto l'incapacità degli avversari di compiere passi in avanti tali da tornare in sfida per la vittoria. L'eccezione Aston Martin, tra le squadre di testa, dimostra inoltre che è possibile recuperare un ampio distacco. 

Horner sottolinea come il meccanismo del limite allo sviluppo, previsto dalla Fia e legato al piazzamento nel mondiale Costruttori, sia già una zavorra effettiva per le squadre con cui fare i conti.

La riduzione del tempo in galleria è già un freno

"Abbiamo un meccanismo di handicap in Formula 1, sotto forma di riduzione del tempo spendibile in galleria del vento. La squadra di Franz (AlphaTauri; ndr) ha quasi il doppio del tempo che abbiamo noi. È una differenza importante e penso che Aston Martin inizierà a sentirne gli effetti quando ci sarà l'azzeramento a metà anno", prosegue Horner. 

"Quanto a noi, dobbiamo selezionare con tantissima moderazione le cose su cui ci impegneremo e che porteremo in galleria del vento. È un meccanismo quindi che porta degli effetti e non esisteva anni fa".

Osservando la competitività odierna di Red Bull - in questo 2023 mai con la reale necessità di doversi esprimere al massimo in gara, con l'eccezione forse di Verstappen a Miami -, pare illusorio immaginare che un limite al lavoro sulla stagione successiva spostato a inizio agosto possa realmente incidere sui valori in campo.

Horner consiglia di avere fiducia nel meccanismo di penalizzazione sulle ore spendibili al simulatore e in galleria: "Lo vedremo intervenire e, in Formula 1, la cosa più importante è la stabilità e la storia lo dimostra. Evitare di fare confusione sui regolamenti porterà a una convergenza - che ha già iniziato a esserci -: è solo questione di tempo".


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