Caos limiti di pista in Austria, la Fia sollecita il promoter ad agire

Caos limiti di pista in Austria, la Fia sollecita il promoter ad agire© Pirelli

Lewis Hamilton, Christian Horner e Toto Wolff sono tra quanti hanno commentato l'ennesimo carosello di episodi che impatta su ogni GP d'Austria. Anche la Fia sollecita la proprietà del Red Bull Ring

Fabiano Polimeni

03.07.2023 ( Aggiornata il 03.07.2023 09:57 )

Si è superato il limite. Non solo quello delimitato dalla linea bianca, in pista, che ha portato a un moviolone dei 71 giri di gara per contare tutte le volte che un pilota ha messo le ruote una manciata di centimetri più in là di quanto non fosse consentito, soprattutto in curva 9 e 10 del Red Bull Ring.

Si è superato il limite del buonsenso, perché la vicenda dei limiti di pista fa parte ormai delle tradizioni tanto quanto gli abiti tipici della regione della Stiria che popolano il paddock a ogni Gran Premio d'Austria. 

Guarda anche

La Federazione rinnova un "suggerimento"

Spetta al titolare dell'impianto - che ha rinnovato con la F1 per ospitare il mondiale fino al 2030 - intervenire. Alla Fia, come sottolinea un portavoce, dopo la pioggia di sanzioni inflitte post-gara a 8 piloti per varie e ripetute infrazioni alla regola del correre all'interno della pista, delimitata tra le righe bianche continue, un potere di "raccomandazione".

"Per risolvere il problema, in vista degli eventi futuri, rinnoveremo le nostre raccomandazioni al circuito di aggiungere delle vie di fuga in ghiaia all'uscita di curva 9 e curva 10, dove si sono verificati la maggior parte degli episodi.

Prendiamo atto che, sebbene questa non sia una soluzione semplice in relazione ad altre categorie che corrono qui, si è dimostrata essere molto efficace su altre curve e altri circuiti con simili problemi".

Oltre 1.200 episodi da esaminare

Il Red Bull Ring è l'esempio massimo degli effetti negativi di un eccesso di fiscalità nel rilevare il superamento dei limiti del tracciato. Sochi finché è stata in calendario, l'Hungaroring, sono altri circuiti sui quali la materia "track limits" è stata/è sensibile in relazione a determinate curve.

È necessario un intervento, perché l'ultima edizione del GP d'Austria ha portato a una mole di verifiche talmente alta da essere impossibile per la direzione gara monitorare e sanzionare ogni episodio nell'arco del GP.

Sono stati oltre 1.200 gli alert dei sensori che hanno impegnato il Race Control durante il GP d'Austria, tutti riesaminati a gara conclusa e confluiti nelle sanzioni diffuse a sera. 

Tutti d'accordo: serve una soluzione (come già un anno fa)

"Penso che ci faccia apparire come uno sport un po' amatoriale, quando ti trovi con così tante infrazioni", il commento di Christian Horner. "Penso che serva una striscia di ghiaia o qualcosa che sia un deterrente ad uscire in quel punto.

È qualcosa che andrà esaminata in vista del prossimo anno, aggiungere magari un deterrente efficace per i piloti".

Per Toto Wolff, è "molto frustrante per i tifosi e gli spettatori, per le squadre e per i piloti continuare a registrare queste penalità. Ci sono solo due soluzioni: o torni ai cordoli a salsiccia, che rompono le macchine e fanno male ai piloti, oppure, togli tutto e lasci correre i piloti sulla traiettoria più veloce. Era quello che diceva sempre Niki Lauda. Dobbiamo trovare una soluzione nell'interesse del circuito - che è una pista super e tra quelle classiche - come per tutti i portatori di interessi. Vogliamo raggiungere lo stesso obiettivo: una gara spettacolare che non sia influenzata dalle penalità inflitte".

Lewis: liberi tutti

Non dispiacerebbe a Lewis Hamilton un giro "libero": "Semplicemente ci dovrebbe essere consentito di guidare fuori dalla pista senza ricevere nessuna penalizzazione".

Al di là del numero enorme di episodi da investigare, è piuttosto cervellotico anche il meccanismo di applicazione delle differenti sanzioni, sulle quali la Fia ha fatto luce spiegando la ratio delle differenti penalità.

"Le penalità sono state applicate come segue: 5 secondi di tempo per quattro violazioni; per 5 violazioni una penalità di 10 secondi. Poi, è stato concesso un azzeramento del conteggio a causa dell'eccessivo numero di infrazioni. 

Il conteggio riparte e, dopo ulteriori 4 infrazioni, è applicata una penalità di 5 secondi. Dopo 5 violazioni, una penalità di 10 secondi", si legge nelle note che hanno accompagnato la decisione di penalizzare 8 piloti dopo il GP.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi