GP Azerbaijan: i 5 temi del fine settimana

GP Azerbaijan: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

A Baku, dove la Red Bull fa ancora doppietta, Perez si conferma specialista dei cittadini, diventando il primo pilota a ripetersi in Azerbaijan; miglior risultato stagionale per la Ferrari, applausi ad Alonso ed Hamilton

01.05.2023 ( Aggiornata il 01.05.2023 13:08 )

Doppia qualifica e doppia gara: sì o no?

Non è stato il primo eperimento di questa “moderna” F1, e non sarà nemmeno l'ultimo. Doppia qualifica con doppia gara, il futuro potrebbe essere questo. Stefano Domenicali e Liberty Media sognano che sia la regola, le squadre accettano di sperimentare ma qualcuno non è convinto. Il bilancio del fine settimana di Baku, il primo con il formato sperimentale, è un bicchiere pieno a metà.

C'è stato qualche lato positivo nel fine settimana azero, che dovrebbe aprire la strada alla nuova regola nel weekend con sprint race? Ad alcuni non è proprio piaciuto, altri hanno sottolineato come adesso, almeno, non ci sia più il vincolo tra ordine d'arrivo della sprint e griglia di partenza della domenica. Un bene, se si vuole incentivare la lotta. E un cambiamento praticamente necessario, per evitare che dopo pochi giri i piloti tirino i remi in barca. Poi è vero che è accaduto lo stesso anche sabato, perché chi si trova nelle ultime posizioni non ha niente da chiedere ed allora si mette a fare “test” in vista della gara. E qui sorge una discussione che racchiude un po' il male di questo formato.

Una sola sessione di prove libere, in questa F1, è troppo poco. Introdurre il parco chiuso dopo 60 minuti significa impedire un avvicinamento nelle prestazioni (perché è chiaro che chi ha più difficoltà ha più bisogno di provare) e condannare praticamente chi ha un problema da risolvere. Sainz, ad esempio: costretto a correre con un set-up poco convincente per lui, si è limitato a fare il compitino perché poteva solo pensare a limitare i danni. Certo, è così per tutti: ma se si vuole più lotta, non è di certo impedendo di migliorare a chi potrebbe dire qualcosa di più che la si trova. Oltre a Sainz, vale anche per le Aston Martin e le Alpine: col senno di poi, avrebbero potuto mettere un po' più di pepe alla domenica. Il parco chiuso dopo le libere 1 di fatto significa mandare i piloti in pista per una doppia qualifica ed una doppia gara ma nelle medesime condizioni. I cambiamenti, a quel punto, dipendono solo dalle condizioni al contorno (temperature, meteo) che non dalle vetture e dai piloti. Se, ipoteticamente, le condizioni al contorno sono le medesime, di fatto si rischia di assistere a qualifiche e gare in fotocopia. E questo fa pensare che la F1 scombinerà gli orari proprio per cercare un minimo di variabilità che, altrimenti, rischia di non esserci. Se poi alcune squadre sacrificano qualche giro di sprint per testare le gomme in vista della gara, vuol dire che c'è un altro problema: una gara nata per lo show non può diventare un test viaggiante, perché il test è l'anti show per eccellenza. Ma servono, le prove, eccome se servono.

Indipendentemente da cosa deciderà Liberty Media, la logica fa riflettere su alcuni punti. Aumentare la durata delle FP1? Regalare un sabato privo da vincoli di parco chiuso? Sono domande che è giusto farsi, servono risposte che è meglio trovare.

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