Perez e le gomme Pirelli: peggiorate le posteriori ed è un bene

Perez e le gomme Pirelli: peggiorate le posteriori ed è un bene© Getty Images

Dopo le valutazioni fatte nei test, Perez spiega qual è il comportamento delle nuove costruzioni Pirelli 2023 e perché il peggioramento delle posteriori va a vantaggio dell'equilibrio generale

03.03.2023 ( Aggiornata il 03.03.2023 12:54 )

Nel corso dei test, dopo un confronto con Verstappen e prima ancora di guidare personalmente la RB19 abbinata alle nuove costruzioni Pirelli, Sergio Perez aveva bollato il cambiamento in modo netto: sono peggiorate le gomme posteriori.

Approfondisce il concetto dal Bahrain, dove le libere del venerdì (segui qui la diretta) daranno un ulteriore riscontro sulla gestione del degrado sul passo gara, esercizio da seguire con attenzione nel corso delle prove libere 2.

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Nuove gomme per un minor sottosterzo

La premessa d'obbligo è relativa al lavoro svolto da Pirelli, con nuove costruzioni mirate a migliorare il rendimento dell'avantreno, ridurre il sottosterzo e il degrado.

Il bilanciamento di Red Bull è parso immediatamente a punto, nell'equilibrio tra aerodinamica, soluzioni d'assetto e gestione delle nuove gomme. Una quadra che ha ripagato nei tempi sul passo gara. 

"Penso che le gomme posteriori siano andate in una direzione peggiore, però dopotutto è un aspetto positivo, perché lo scorso anno le gomme erano davvero pessime", spiega Perez ad Autosport, in un confronto tra Pirelli 2023 e specifiche 2022. "L'avantreno degradava mentre il posteriore restava piuttosto omogeneo ed era una condizione che peggiorava sempre più.

Adesso abbiamo una base più gestibile, perlomeno per il pilota, che può farci qualcosa. Lo scorso anno ci ritrovavamo con le sole gomme anteriori morte, perché erano gomme molto deboli. Gomme anteriori e gomme posteriori ora sono più collegate, restano probabilmente le posteriori un po' più solide ma in generale sento che non spingono più così tanto sulle anteriori".

Bahrain pista aggressiva sulle gomme

La pista di Sakhir, per caratteristiche dell'asfalto, è tra le più aggressive della stagione e il degrado degli pneumatici deriva dall'abrasività dell'asfalto e dall'impegno in trazione. Un'indicazione quindi già molto fedele sul comportamento degli pneumatici 2023. 

"Con il fatto che, quest'anno, anche le gomme posteriori avranno degrado, il pilota potrà fare qualcosa in più nella gestione del degrado delle anteriori", sottolinea Perez, notoriamente uno dei più abili nel gestire le gomme in gara. "Pirelli, su questo aspetto, penso che sia andata nella giusta direzione".

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