La Ferrari vista nel GP del Belgio non è mai stata in grado di impensierire Verstappen. Verso l'Olanda il TP confida in un altro copione nella sfida a Red Bull
Il trittico Spa-Zandvoort-Monza, pure su piste dove il fattore power unit è rilevante, propongono esercizi diversi. In Olanda, domenica prossima, una risposta immediata allo stato di forma della Ferrari che si affaccia sulla seconda parte del mondiale. Tanto più carico da sfruttare sulle curve del tracciato olandese e un confronto con Red Bull da misurare su un esercizio diverso e, prima della pausa estiva, risultato spesso favorevole alla F1-75.
Binotto sottolinea il dato della crescita Red Bull e il lavoro di analisi che verrà svolto sulla deludente prestazione belga: "Sono piste completamente diverse, configurazioni vettura completamente diverse, ogni gara racconta la propria storia. Red Bull sono due gare che è veloce, non vuol dire che saremo sempre così lontani. Il contrario. Esamineremo tutti i dati di questo week end, cercando di capire dove poter fare meglio e andiamo a Zandvoort con l'intento di vincere".
Il sigillo su una domenica dal rosso sbiadito è arrivato con i punti persi da Leclerc a seguito del pit-stop deciso per inseguire il giro più veloce, provare a raggranellare un punto extra. L'eccesso di velocità in pitlane ha portato la penalità e arretrare in classifica. Una scelta, quella di inseguire il giro più veloce, difesa da Binotto.
"Penso che bisogna sempre essere coraggiosi. Ci sta il potersi fermare, sapevamo che lo spazio con Fernando era tirato ma l'avrebbe superato se necessario.
Sì, ci stava. È giusto farlo, non mollare mai, cercare di raccogliere tutto quello che si può. La squadra questo week end con quella scelta ha mostrato di volerlo fare".
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