Pirelli, in Canada gomme medie e dure protagoniste in gara

Pirelli, in Canada gomme medie e dure protagoniste in gara© Pirelli

Il concreto rischio pioggia è un fattore da considerare nel grado di evoluzione della gommatura. In gara il pit-stop è poco penalizzante e apre a più soluzioni strategiche

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13.06.2023 ( Aggiornata il 13.06.2023 09:04 )

Montreal si prepara ad accogliere la Formula 1 con un week end all'insegna della variabilità meteo. Possibilità di pioggia concentrate (secondo le prime previsioni) al venerdì e al sabato. Dettagli che potrebbero condizionare l'evoluzione dell'asfalto, verso il GP del Canada.

Il tracciato di Montreal è, storicamente, per la natura di pista semi-permanente, uno di quelli a più alto grado di evoluzione della gommature tra la giornata di venerdì e la gara. 

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Pirelli porta in Canada le tre mescole più morbide della gamma e prospetta un Gran Premio nel quale la strategia di gara sarà costruita intorno all'utilizzo delle gomme medie e dure. Più opzioni tattiche sono a disposizione dei team anche per la brevità delle operazioni al pit, appena 18"5 il tempo di transito in pitlane per cambiare le gomme.

Mescola C5 per la qualifica, C3 e C4 da gara

"Il Gran Premio del Canada è una delle gare tradizionalmente più spettacolari in calendario, ricche di episodi e sorprese grazie ad un tracciato che offre buone possibilità di sorpassi e non perdona gli errori.  

Come spesso accade per questo tipo di piste, abbiamo deciso di mettere a disposizione delle squadre le tre mescole più morbide della gamma, vale a dire la C3, la C4 e la C5, confermando così la scelta della stagione scorsa. Delle tre, è verosimile aspettarsi che l’uso della C5 sarà concentrato nelle qualifiche mentre C4 e C3 saranno privilegiate per la gara", spiega Mario Isola.

Quanto alle prescrizioni sulle pressioni minime di gonfiaggio, per le gomme anteriori Pirelli indica 20 psi, 22,5 psi per le posteriori. La sfida del tracciato è in un mix di efficacia e stabilità in frenata, massima trazione e rapidità nelle varianti. 

Gli esercizi tecnici fondamentali

"L’asfalto è piuttosto liscio e, trattandosi di un circuito cittadino semipermanente che viene utilizzato molto raramente per le competizioni automobilistiche, è soggetto a un’evoluzione molto marcata in termini di aderenza durante il fine settimana.  

Su un tracciato privo di curve ad alta velocità, i fattori determinanti sono la trazione in uscita dalle curve lente, la stabilità in frenata e l’agilità nei cambi di direzione. Un altro elemento importante da tenere in considerazione sono le condizioni meteorologiche, che possono mutare in fretta: non soltanto in termini di pista asciutta o bagnata ma anche come oscillazioni delle temperature, basti ricordare proprio l’edizione 2022 quando in qualifica la temperatura dell’asfalto era di 17 °C mentre in gara si arrivò a 40 °C!". 

Trazione, frenata e grado di evoluzione della pista a parte, il circuito di Montreal non sottopone le gomme a particolari stress, così come l'abrasività del fondo è ridotta, al pari delle forze laterali.


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