Ferrari, troppa usura a Suzuka ma le due soste erano off limits

Ferrari, troppa usura a Suzuka ma le due soste erano off limits© Ferrari

Inaki Rueda approfondisce il perché la Ferrari non abbia fermato Leclerc per effettuare un secondo pit-stop e montare gomme intermedie fresche

F.P.

12.10.2022 ( Aggiornata il 12.10.2022 14:43 )

L'introduzione del fondo aggiornato, nel week end di Suzuka, ha offerto alla Ferrari segnali incoraggianti sullo sviluppo. In qualifica la F1-75 è stata protagonista, sull'asciutto e una pista molto esigente su esercizi che nel recente passato avevano esposto gravi difficoltà della Rossa. Vedi Spa.  

È mancato il risultato più ambizioso, il ritorno alla vittoria. Mai in pericolo la leadership di Verstappen e Leclerc si è trovato a correre con Perez, per un piazzamento sul podio. 

Avrebbe potuto "inventare" qualcosa il muretto per cambiare lo sviluppo della corsa? Inaki Rueda spiega perché l'opzione di un secondo pit-stop, per montare gomme intermedie nuove, non sia stata presa in considerazione. Uno scenario che pure è stato oggetto di un confronto via radio tra Leclerc e il muretto, nel misurare le posizioni perse. 

Un eccesso di usura con il quale "convivere"

"Pensavamo che saremmo andati fino alla fine con quel set di gomme intermedie. All'inizio della gara Charles è riuscito ad aprire un gap su Perez, le nostre intermedie si stavano comportando molto bene ma, verso la metà della gara, abbiamo visto come stessimo soffrendo maggiore usura rispetto a Red Bull. 

Dovevamo valutare se fermarci ancora o andare fino all'arrivo con quel set. Se ci fossimo fermati saremmo stati molto più veloci ma non ce l'avremmo mai fatta a tornare in seconda posizione. Valeva la pena provare a restare fuori e mantenere la posizione su Perez fino all'arrivo", spiega Rueda, che sulle gomme da bagnato Pirelli approfondisce i gravi limiti delle full wet.

Gomme full wet di fatto inutili

"Abbiamo una gomma da bagnato estremo valida in una finestra di funzionamento ristrettissima, di fatto una finestra che corrisponde a un meteo simile a piogge monsoniche, nelle quali non corriamo mai.

Dall'altro abbiamo le gomme intermedie, una specifica in realtà che va molto bene sul bagnato. Ogni volta che un team può scegliere tra gomme da bagnato estremo e intermedie, scegliamo le intermedie. Semplicemente è la gomma più veloce in gran parte delle condizioni".

La bandiera a scacchi al limite delle 3 ore

Una Suzuka caotica nel finale ha disorientato per l'assegnazione del punteggio pieno, pur essendosi corsa una frazione della distanza di gara e per l'esposizione della bandiera a scacchi un giro prima di quanto non immaginassero le stesse squadre.

Rueda approfondisce il punto, richiamando due limiti previsti dal regolamento: le 2 ore di corsa e le 3 ore, durata massima che non può essere superata dal via della gara, in presenza di sospensioni successive. "Nel finale abbiamo ricevuto l'indicazione dell'ultimo giro un passaggio prima di quanto pensassimo. Perché è successo? Il regolamento dice che se arrivi al limite delle due ore, l'indicazione ultimo giro verrà data il giro successivo dopo che il leader passa il traguardo. L'abbiamo già visto a Singapore. 

La differenza, a Suzuka, è stata che questo limite delle due ore è arrivato nel limite di tempo delle 3 ore e i commissari hanno creduto che, una volta raggiunto il limite delle tre ore, non dovessimo aspettare un giro in più. Per questo tutti eravamo confusi sull'aver ricevuto bandiera nel momento in cui è stata data".


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