GP Giappone, anteprima Pirelli: singola sosta possibile?

La Casa milanese, data la collocazione in calendario di Suzuka in un periodo più fresco, non ritiene da scartare a priori l'idea della singola sosta su un tracciato in cui solitamente si sono viste strategie basate su due pit stop

02.04.2024 ( Aggiornata il 02.04.2024 15:21 )

Per molti è il circuito più bello del mondiale, per tutti una sfida mai banale. Il circuito di Suzuka non perde mai il suo fascino e così il Gran Premio del Giappone, nell'insolita collocazione primaverile nel calendario della F1. Un avanzamento di circa sei mesi che potrebbe avere ripercussioni pure nelle strategie, secondo la Pirelli.

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Pirelli, a Suzuka stress e forze laterali al massimo

Suzuka è un circuito molto impegnativo per le gomme, e non a caso la Casa milanese per la trasferta nipponica ha optato per le mescole più dure della sua gamma, ovvero C1, C2 e C3. La pista mette a dura prova i pneumatici, sia in termini di usura (l’asfalto ha livelli di rugosità e abrasività elevati ) sia in termini di forze e carichi cui vengono sottoposti, considerate le diverse tipologie di curve che lo compongono.

Tante sono le curve veloci dove i livelli di carico che si raggiungono sono molto elevati, ma non mancano ripartenze impegnative per l'asse posteriore come ad esempio il tornante di curva 11 oppure l'ultima chicane. Il livello di trazione è comunque medio secondo la scala Pirelli (valore 3 su 5), mentre più elevati sono i livelli di abrasività dell'asfalto e della deportanza (livello 4 su 5), mentre del valore 5 su 5 sempre secondo la scala Pirelli sono lo stress sui pneumatici e le forze laterali cui vanno incontro le gomme. Poco stress sul fronte dell'impianto frenante (valore 2 su 5), dato che si tratta di una pista più di percorrenza che di ripartenze.

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Si apre l'opzione per la singola sosta?

C'è però una grande novità ed è appunto la collocazione in calendario: rispetto alle edizioni andate in scena tra settembre e ottobre, stavolta il GP Giappone lo si disputerà nella prima metà di aprile, periodo dell'anno in cui la media stagionale oscilla fra gli 8 °C e i 13 °C. Temperature dunque più basse rispetto al solito, per una gara che anziché l'usuale strategia a doppia sosta potrebbe andare verso una tattica con un solo pit-stop: come scrive la Pirelli nella nota alla vigilia del fine settimana, "le eventuali temperature più basse rispetto al passato potrebbero essere un fattore mitigante e creare così le condizioni, soprattutto per vetture e piloti particolarmente gentili nella gestione dei pneumatici, per provare ad arrivare al traguardo fermandosi solamente una volta".

Al contrario, le temperature inferiori rispetto al solito potrebbero rendere più complicato mandare le gomme alla giusta temperatura d'esercizio, rendendo l'undercut, storicamente molto utile su questo tracciato, meno efficace rispetto al passato. 

Pirelli resta a Suzuka per i test

In coda al weekend di gara, Pirelli resterà sul circuito di Suzuka insieme alla Stake Sauber ed alla Racing Bulls per effettuare dei test: nelle giornate di martedì 9 e mercoledì 10 aprile infatti la casa girerà in pista insieme alle due squadre già menzionate per sviluppare costruzioni e mescole in vista della prossima stagione.

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