Di cerimonie, show e impegni a Las Vegas: cosa pensano i piloti

Di cerimonie, show e impegni a Las Vegas: cosa pensano i piloti© S.Bagnall/LAT Images

Posizioni differenti quelle dei piloti sullo show che caratterizza la F1 in appuntamenti come l'inedita Las Vegas. Sainz, Alonso e Norris commentano la necessità di ripensare gli impegni verso il GP

Fabiano Polimeni

16.11.2023 ( Aggiornata il 16.11.2023 14:59 )

La materia non è di stretta competenza dei piloti, che tra gli impegni contrattuali - oltre a dover guidare - hanno tutta una serie di obblighi legati al marketing e alle pubbliche relazioni, piaccia o meno. Non è una scelta sulla quale F1 e promoter si consulteranno con i piloti, quella delle attività a contorno di un Gran Premio. Che sia l'inedita cerimonia d'apertura del week end a Las Vegas o gli obblighi da assolvere con i media.

Ecco, al di là di un Max Verstappen molto diretto e critico verso l'extra di spettacolo chiesto al mercoledì sera, nelle parole di Sainz e Alonso soprattutto c'è la voglia di modificare gli impegni al giovedì.

Ripensare l'avvicinamento al week end

"In futuro credo che dovremo certamente riconsiderare un po' il modo in cui andiamo a correre nel week end di gara. I nostri impegni programmati stanno diventando sempre più intensi anno dopo anno. Il week end stanno iniziando sempre prima anziché essere il contrario. Aggiungiamo gare al calendario e si sta arrivando a un punto in cui, a volte, tutto sembra essere un po' ripetitivo e ipercompresso e stiamo provando forse a strafare", commenta Carlos. 

"Dobbiamo essere costruttivi, provare a fare critiche costruttive. Ci sono certe cose che, in realtà, credo che facciano molto per lo sport ed è un bene mettere su uno spettacolo e migliorare lo sport. Per un altro verso ci sono altre cose che danno l'impressione di essere ripetitive e non aggiungono nulla al week end. Dovremo ripensare il modo in cui diamo forma all'intero fine settimana. Rischiamo di essere troppo ripetitivi e troppo là fuori. I dettagli li tengo per me, il team e la Formula 1".

Media senza risposte al giovedì

Tocca il tema della stessa conferenza stampa del giovedì, Fernando Alonso. "Posti come questo, con gli investimenti che sono stati fatti e per il luogo in cui corriamo, credo meritino un trattamento un po' diverso. Un po' di spettacolo aggiuntivo. Per me è ok fare degli extra per questo genere di eventi. Forse potrebbe bilanciarsi in qualche modo e ridurre, su altri fronti, il nostro programma di impegni.

Lo diciamo da tempo, specialmente gli impegni che abbiamo con i media - senza avere nulla contro di voi - sembrano essere ripetitivi in quello che dobbiamo fare al giovedì. Siete tutti curiosi su com'è la pista e quali sensazioni avremo domani ma non avrete risposte. Oggi avrete molte ore e interviste singole, sessioni televisive, cose del genere e con risposte che non sappiamo darvi, perché non abbiamo mai girato su questa pista. Al giovedì si potrebbe usare il tempo un po' più intelligentemente e provare ad aiutare i promoters in modi diversi e dare ai media qualcosa in più dopo aver girato al venerdì".

Norris si diverte solo al volante

Chi ha commentato più nello specifico la cerimonia d'apertura, senza esserne un fan, è Lando Norris. "Adesso la Formula 1 è sicuramente uno spettacolo più di quanto non fosse pochi anni fa. Sinceramente io voglio venire qui e guidare, arrivare e correre. Non sono mai stato un sostenitore di cose come quella fatta prima, non è ciò che mi piace fare. 

So che molte di queste attività fanno parte del gioco e non dico nulla contro, però faccio questo lavoro perché voglio arrivare in pista e guidare, correre con le macchine e questo genere di cose. Semplicemente non mi diverto, non sono un fan di questi grandi eventi e spettacoli. Immagino faccia parte del lavoro, che è un business e tutto il resto. È così che va gestito alla fine".


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