McLaren è la nuova Ferrari? Si apre una nuova era contro la Red Bull

McLaren è la nuova Ferrari? Si apre una nuova era contro la Red Bull© Getty Images

Woking davanti a Milton Keynes in un GP: questa è la massima aspirazione del team di Andrea Stella che ambisce a diventare una "RedLaren"

Fulvio Solms

16.11.2023 18:28

I cicli tecnici inevitabilmente passano, e viene il dubbio che quello in corso sia già passato. Le Red Bull punto di riferimento per tutti è una gigantografia che abbiamo davanti agli occhi da due stagioni, sicché diamo già la futura RB20 – se così nel 2024 vorranno chiamarla – in grado di fare marameo e stare davanti, non sappiamo ancora come, se di tanto o di poco. E se non fosse così? Se il nuovo team da prendere a modello fosse la RedLaren, nel senso di una McLaren ben organizzata ed efficiente, implacabile, spigliata e allegra – sì, allegra – come finora è apparsa la Red Bull?

Occhio che i segnali non mancano. Occhio che la McLaren ha messo in campo quest’anno una trasformazione straordinaria, che magari vederla alla Ferrari. Un corposo pacchetto tra Austria e Silverstone l’ha trasformata, una successiva evoluzione arrivata a Singapore le ha garantito un’ulteriore marcia in più. Occhio che nell’ultimo periodo, diciamo da due anni a questa parte, l’accoppiata Brown-Stella ha fatto come il bravo nocchiero nella tempesta: ha scelto poche manovre, ma le ha azzeccate tutte. Occhio che questa nuova formazione con i ruotismi a posto, oliati ed efficienti, ha addirittura grandi margini di sviluppo: solo in gennaio prenderà servizio il direttore tecnico Rob Marshall, che qualche detrattore definisce avviato verso fine carriera, ma che invece ha 55 anni e, insomma, proprio una scartina non è. Era ingegnere di corsa nella Benetton 1994 dei primi titoli di Michael Schumacher, si occupava dello sviluppo del mass damper alla Renault 2005 dei primi (e purtroppo ultimi) titoli di Fernando Alonso, in Red Bull arrivò assieme ad Adrian Newey nel 2006 e ha avuto un ruolo chiave nella serie mondiale di Vettel (2010- 2013), infine di recente era stato incaricato di preparare la transizione bibitara al 2026.

Un pezzo prezioso della scacchiera, una regina, che McLaren è andata a prendersi senza tentennamenti. E poi: il coraggio di puntare sui rookie. È andata alla battaglia legale per avere Oscar Piastri che ancora non aveva mosso un passo in Formula 1, e onore a Zak Brown per aver nominato team principal Andrea Stella – anche lui un rookie nel ruolo! –, questo poco visibile ingegnere etrusco che si muove e parla con l’umiltà dei frati. Ha deciso con fermezza, Brown, interrompendo il rapporto con Andreas Seidl nel momento in cui questi gli aveva confessato che nel 2026 sarebbe passato ad Audi. E tra quelli che prenderanno servizio a Woking nel 2024 c’è anche un cavallo di ritorno ben conosciuto dai ferraristi: David Sanchez, un aerodinamico che sa progettare, fuoruscito da Maranello dopo il dimissionamento di Binotto...

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