Mercedes, cauto ottimismo verso il Messico: "E' una W13 imprevedibile"

Porterà di nuovo in pista Nyck De Vries, Mercedes al venerdì del GP del Messico. Sarà in sostituzione di Russell che il pilota olandese troverà il volante, in vista di un 2023 da titolare in AlphaTauri.

Mercedes reduce da un ottimo piazzamento a Austin, dove ha introdotto l'ultima evoluzione tecnica, lavorando sul fondo in particolare e con dettagli sull'ala anteriore, contestati nella filosofia degli effetti ricercati (incrementare lo spostamento dei flussi verso l'esterno delle ruote anteriori).

Città del Messico, con il lungo rettilineo da 1.300 metri, non sarebbe una tracciatura sulla carta favorevole alla W13. Tuttavia, il correre in alta quota, con l'effetto della rarefazione dell'aria sull'efficienza in rettilineo, potrebbe rimettere in partita la monoposto. Poter girare in assetti da massimo carico aerodinamico senza, di fatto, scontarne gli effetti in velocità di punta è una condizione favorevole per il progetto Mercedes.

Wolff promuove gli aggiornamenti

"La gara di Austin è stata un'altalena di emozioni. Pur non avendo la velocità per poter vincere, è stato fantastico essere nella mischia davanti ed essere al comando della gara.

Gli aggiornamenti portati in Texas hanno prodotto un passo in avanti e siamo stati più vicini ai primi di quanto non lo fossimo stati recentemente", commenta Toto Wolff.

"Lewis ha corso una gara straordinaria per finire secondo, George ha ottenuto un buon bottino di punti, nonostante la macchina danneggiata. 

Ci serve continuare su questo slancio, siamo cautamente ottimisti verso il Messico (qui gli orari del week end) però la W13 può essere imprevedibile di circuito in circuito: dovremo aspettare".

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