Leclerc, in Messico per continuare il recupero su Mercedes

Leclerc, in Messico per continuare il recupero su Mercedes© Getty Images

Charles parla della giusta squalifica ricevuta a Austin, di una Ferrari più facile da sfruttare e del confronto diretto con Mercedes che si preannuncia l'obiettivo del week end in Messico

Fabiano Polimeni

27.10.2023 ( Aggiornata il 27.10.2023 09:21 )

Mercedes, McLaren, Ferrari, da posizionare in un ordine che capiremo meglio solo dopo le prime prove libere del GP del Messico. Continua a essere questo il confronto dietro Red Bull, un po' più vicini a Red Bull per quel che ha mostrato la gara di Austin. 

In palio, il podio a Città del Messico e il piazzamento nel mondiale Costruttori, con una sfida tutta Mercedes-Ferrari, separati di 22 punti.

"L'obiettivo qui è sicuramente quello di fare più punti della Mercedes. La lotta sarà con loro fino al termine della stagione e dovremo essere davanti alla fine: è il nostro obiettivo", dice Charles Leclerc alla vigilia del week end.

Guardando al risultato di Austin e alla squalifica subita per l'eccessiva usura del pattino, è stato l'allineamento di una serie di fattori ad aver portato la SF-23 al di fuori dei valori limite previsti dal regolamento. 

Squalifica giusta, nessun indizio dalle libere 1 

La scelta di un assetto più basso di quanto, ad esempio, non abbia operato Red Bull, è un "rischio" che ti assumi ma ripaga sulla prestazione. L'assenza di long run al venerdì, però, non ha fornito indizi su eventuali variazioni d'altezza e "toccate" rischiose del pattino in certi punti del circuito.

"In un week end Sprint hai solo una sessione in realtà per mettere a punto l'altezza della macchina e dopo non può più essere toccata. Poi, chiaramente, con il pieno di benzina e tutto il resto, vai in gara e vieni squalificato per aver superato il limite di un valore minimo. Però, le regole sono regole e sono scritte perché sia o bianco o nero, è assolutamente giusta la squalifica. 

Noi eravamo al di sotto del limite, anche se si parla di numeri piccolissimi (decimi di millimetro; ndr). Qualsiasi cosa può avere un'influenza sull'usura, anche un'uscita su un cordolo. Difficile dire cosa potessimo fare meglio, al venerdì non si può toccare la macchina. Stiamo però ancora guardando, abbiamo dei dati per prevedere l'usura e prenderemo un po' più di margine per rispettare il limite", spiega Leclerc. "Nelle libere 1 non c'era alcun indizio che toccassimo in qualche punto, così diventa molto difficile fare previsioni in vista della domenica".

Punti importanti alla portata della Ferrari

Avanti con Città del Messico e una gara che per la SF-23 riserverà parti favorevoli della tracciatura, nei punti più lenti del primo e terzo settore, ma anche un'attenzione in più da dedicare allo stress sulla power unit dal ridotto apporto di raffreddamento. “Credo che, se riusciamo a mettere tutto insieme, potremo portare a casa un buon bottino di punti qui a Città del Messico. Abbiamo visto come nell’ultimo periodo il potenziale della vettura sia più facile da sfruttare e questo ci ha permesso di essere più costanti nelle prestazioni. Ad Austin abbiamo sbagliato alcune cose, anche dal punto di vista strategico, e ne abbiamo pagato le conseguenze, ma credo ci sia il potenziale per lottare con i nostri diretti rivali anche qui”.

Belle le pole, ancor di più lottare per vincere

Rivali che saranno Mercedes e McLaren in gara, mentre al sabato non è utopia sognare di lottare per la pole. Dovesse metterne a segno un'altra, Leclerc, arriverebbe a quota 22, tante quante Alonso.

"Avere molte pole position è fantastico ma al momento non ho la macchina per vincere alla domenica, ed è quello che mi importa di più. Ci resta molto lavoro da fare ancora. È fantastico fare le pole, sento che sto facendo un gran lavoro al sabato, poi però in gara dobbiamo fare ancora tanto, perciò la statistica sulle pole non è qualcosa che mi appassiona particolarmente".


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