Stroll, condotta in Qatar sotto esame della Fia

Stroll, condotta in Qatar sotto esame della Fia© Aston Martin F1

La Federazione è in contatto con il pilota per analizzare potenziali violazioni ai codici di condotta previsti durante un evento. Krack: "Ha reagito come un calciatore che esce dal campo"

11.10.2023 ( Aggiornata il 11.10.2023 09:50 )

Così non va. Non sono solo le prestazioni di Lance Stroll a essere insufficienti ma, dopo gli episodi avvenuti nel week end del GP del Qatar, anche la condotta del pilota canadese è diventata oggetto di osservazione da parte della Federazione.

Tutto ruota intorno alla qualifica di venerdì, conclusa con l'ennesima eliminazione in Q1. Il comportamento una volta rientrato al box, tra lancio del volante, spinta al preparatore e dichiarazioni monosillabiche nell'incontro con i media, sono episodi sui quali la Fia ha aperto un'investigazione.

Un elenco di episodi sotto esame

C'è una postura da mantenere, oltre a obblighi di regolamento, che la Federazione chiede ai piloti. Quanto mostrato da Stroll in Qatar potrebbe rappresentare una violazione alle norme del codice sportivo internazionale, in materia di condotta pregiudizievole verso il generale interesse del mondo delle corse. 

Fia che ha confermato di essere in contatto con il pilota, in merito a "diversi episodi che potrebbero aver violato le regole, politiche e procedure della Fia".

Aston prova a ridimensionare la vicenda

Lo sfogo di Stroll, la rabbia espressa nei modi visti in Qatar, è stata relegata da Mike Krack, team principal Aston Martin, a un episodio simile a "un giocatore che esce dal campo. Non dà il cinque all'allenatore o lancia la maglietta o le bottiglie d'acqua. Sinceramente, provo sempre a rinviare l'interazione con il pilota il più a lungo possibile per consentirgli di liberarsi dell'adrenalina. 

Sono convinto che al muretto abbiamo 20 volte meno adrenalina di quanta ne abbiano i piloti, però gli si mette il microfono dritto in faccia e si misura ogni loro reazione.

Le emozioni sono ciò che vogliamo dagli sportivi e, se reagiscono, li giudichiamo rapidamente: è giusto, è sbagliato? Dobbiamo fare attenzione. Vogliamo vedere le emozioni perché poi ci danno qualcosa di cui parlare. Si va, però, oltre quando la gente, seduta sul divano in una stanza con l'aria condizionata, dice 'questo è troppo' o 'non puoi fare questa cosa'. Dovremmo rispettare maggiormente i piloti".


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