Luglio infuocato: 4 GP che determineranno la seconda parte del 2022

Luglio infuocato: 4 GP che determineranno la seconda parte del 2022© Getty Images

Nei prossimi cinque fine settimana andranno in scena 4 GP che non saranno decisivi, ma che determineranno inevitabilmente gli eventi da Spa in poi, per la seconda parte del mondiale

30.06.2022 ( Aggiornata il 30.06.2022 15:31 )

Ai tempi di Fernando Alonso andava di moda una parola, "remontada". La Ferrari partiva spesso con un handicap cronometrico e, per questo, capitava di stare dietro anche in classifica. Oggi quella parola avrebbe voglia di usarla Carlos Sainz, ma visto che quello piazzato meglio in classifica è Charles Leclerc, in casa Ferrari sarebbe improprio non utilizzare la forma francese, "remontée". Sì insomma, avete capito la traduzione italiana: rimonta. Per riuscirci, la Ferrari dovrà cominciare la scalata al vertice sin dal mese che sta per iniziare, luglio.

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Luglio determinerà la seconda parte del mondiale

Quattro gare in cinque fine settimana, poi sarà pausa estiva. Luglio non sarà decisivo, ma tutto ciò che accadrà nelle prossime cinque domeniche determinerà gli eventi da fine agosto in poi. Per metterla giù semplice, gli appuntamenti che andranno in scena tra la fine dell'estate e l'autunno inoltrato saranno una conseguenza di ciò che accadrà tra Silverstone, Spielberg, Paul Ricard ed Hungaroring. Questo è molto diverso da dire che luglio sarà decisivo, perché non lo sarà: da Spa ad Abu Dhabi ci saranno altre nove gare, troppe per parlare di pratica mondiale archiviata già entro luglio (a meno che Verstappen non si ritrovi con 150 punti di vantaggio, ovvio). Ma un conto è andare in vacanza con un distacco contenuto, facciamo circa "un GP" di ritardo, un altro sbarcare in Belgio con un divario al passivo di 50 o 60 punti.

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Due titoli in ballo

Indipendentemente dalle tipologie dei circuiti che verranno affrontati (questa F1 insegna come certi equilibri siano piuttosto precari e che basta un niente per far volgere la pratica a favore di una macchina o dell'altra, senza contare gli aggiornamenti che arriveranno), la logica impone una riflessione: la Ferrari non può più permettere a Max Verstappen ed alla Red Bull di incrementare ancora. Per quanto riguarda il campionato Costruttori il discorso è più articolato e complesso, perché ci sono due macchine a fare classifica e con due macchine le variabili si moltiplicano, mentre per quanto riguarda il campionato Piloti recuperare è solitamente più difficile.

I 49 punti che separano Charles Leclerc da Max Verstappen (e senza dimenticare che nel mezzo c'è anche Perez, avanti di tre lunghezze sul ferrarista) sono un cuscinetto non trascurabile ma neanche decisivo, proprio perché il mondiale è lungo e l'anno scorso insegna: a Silverstone 2021 la Mercedes svoltò nelle prestazioni, tra Inghilterra e Ungheria Max perse 40 punti e tutto cambiò nello spazio di una settimana. Possono succedere tante cose, da qui la più che giustificata speranza di rimonta da parte della Ferrari. La quale però, come detto, deve reagire subito: contenere il distacco e soprattutto ridurlo nei quattro round di luglio significherebbe mettere una pressione tutta diversa alla Red Bull, che al contrario, in caso di margine ancor più ampio dopo Budapest, ripartirebbe a Spa con il grandissimo vantaggio di poter gestire.

Quante penalità in autunno?

Vale per i piloti ma anche per i tecnici, che nella seconda parte dell'anno saranno chiamati a coordinare alla perfezione le rotazioni dei componenti, magari mettendo in conto una penalità in griglia. Esempio: se la Red Bull disponesse di un certo vantaggio, per evitare ritiri potrebbe pure accontentarsi di limitare i danni e di partire dietro in un GP, pena sempre preferibile a quella di non terminare una gara. Essere in parità o comunque vicini in classifica invece cambia completamente le prospettive, sia per gestioni di questo tipo sia per quanto riguarda il pilota: Max ha imparato a leggere le situazioni, a non prendersi rischi inutili ed il 2021, da questo punto di vista, è stato una grande lezione. Mettere Verstappen nella condizione di non avere più l'esigenza di attaccare sarebbe la situazione ideale per l'olandese, uno che nei corpo a corpo si esalta ma che ha anche capito, oggi, che non sempre serve far vedere di essere il più forte.

Ecco che cosa cambia avere 25 o 30 punti di ritardo rispetto a 50 o 60. Le speranze iridate della Ferrari passano da un luglio infuocato per i ritmi che vivrà il Circus, ed a Maranello l'obiettivo dichiarato è quello di sfruttare l'eccezionale potenziale della F1-75: macchina fortissima, talvolta inaffidabile ed altre volte vittima di errori, alla guida o al muretto che siano. Ma è una macchina forte, questo Leclerc lo sa. E lo sa anche Max Verstappen, pure lui consapevole che questo luglio 2022 sarà un viatico importante per centrare il bis iridato.


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