Norris, adattamento obbligato alla MCL60: "Non mi piace fare le curve a V"

Norris, adattamento obbligato alla MCL60: "Non mi piace fare le curve a V"© LAT/Motorsport Images

Lando analizza le difficoltà ancora esistenti della McLaren e quanto sia costretto a forzare il proprio stile di guida, snaturandolo. Ma la MCL60 che ha anche punti forti: ecco quali

Fabiano Polimeni

21.07.2023 ( Aggiornata il 21.07.2023 16:54 )

Vorrebbe tutta un'altra McLaren tra le mani, Lando Norris. Vorrebbe una MCL60 da guidare in modo diametralmente opposto a quello a cui è "costretto", per sfruttare al meglio le caratteristiche della monoposto.

Portare dentro le curve un'elevata velocità, riuscire a percorrere raccordando staccata, ingresso, punto di corda, accelerazione, in modo molto più "tondo" anziché dover "spigolare" con la traiettoria. Ecco, nonostante le prestazioni sorprendenti mostrate a Silverstone, la macchina è concettualmente distante dallo stile di guida di Norris. Merito al pilota di saper adattare e forzare le proprie caratteristiche di pilotaggio.

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Norris ama le linee a U

"Devi guidarla in un certo modo ma è uno stile che non mi piace o nel quale non voglio guidare. Non mi piace la macchina per come la sento adesso, sento che non è affatto su quelli che sono i miei punti di forza. Voglio poter entrare in curva portando velocità ed effettuare una traiettoria a U, mentre l'ultima cosa al mondo che posso fare adesso è una curva a U. Devo guidare con uno stile a V più che mai e non sono mai stato un grande fan di questo stile. Non mi piace troppo", racconta dall'Hungaroring, dove McLaren non ha introdotto gli sviluppi annunciati a Silverstone, rinviati a una fase successiva del campionato.

MCL60 fortissima in staccata 

"Fondamentalmente è una macchina a cui piace andare solo dritta e non va nemmeno troppo forte in rettilineo. Però siamo molto forti in staccata a ruote dritte, per questo a volte siamo molto veloci sul bagnato", prosegue la "rivelazione" di Lando sui limiti della MCL60. "Non direi che siamo veloci complessivamente sul bagnato, bensì in condizioni di frenata come a Monaco, dov'è un grande fattore.

Ci sono una serie di cose che ci permettono di essere competitivi. Se cambia il vento, se cambiano le condizioni, con diversi carichi di benzina, degrado gomme, dobbiamo sempre guidare in un certo modo e non è quello che mi piace: devo adattarmi".


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