Red Bull, patteggiamento per il budget cap? Horner vuole incontrare Sulayem

Come finirà la questione budget cap? Attendevano tutti per Austin la conferenza stampa della Red Bull, con Christian Horner che avrebbe dovuto chiarire la posizione della sua squadra in seguito all'offerta di patteggiamento da parte della Fia. Invece la conferenza, prevista per le 17 italiane, è saltata.

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Verso l'incontro RB-Fia

A quanto risulta, Horner vuole prima parlare in forma privata con la Federazione nella persona di Ben Sulayem, il presidente. Il perché, è presto detto: la Red Bull è convinta di essere nel giusto perché secondo lei alcune spese inserite nella somma non andrebbero in realtà inserite. Ed è qui che si gioca la partita, anche se a quanto sembra la Fia è già un passo avanti a tutto ciò: per la Federazione l'irregolarità è accertata (2,07 milioni) e per questo si è già mossa chiedendo un patteggiamento alla Red Bull, la quale però sta prendendo ulteriormente tempo, proprio perché a Milton Keynes sono convinti di non aver sforato. Tra Horner e Bin Sulayem l'incontro dovrebbe avvenire nel pomeriggio texano, prima delle libere 2.

Patteggiare: perché sì, perché no

Accettare il patteggiamento, da parte della Red Bull, significherebbe di fatto ammettere una colpa, ammettere l'errore nel calcolo. Il vantaggio sarebbe di avere pene inferiori (budget cap abbassato nel 2023?) ma senza la possibilità di ricorrere in appello. Non accettare il patteggiamento invece significa poter provare ad andare fino in fondo, nel tentativo di dimostrare l'innocenza da parte del team, ma al tempo stesso è una strada più rischiosa: se la Federazione non accettasse la versione della Red Bull, dunque dichiarandola comunque irregolare, essa potrebbe optare per pene più severe e dunque ben più svantaggiose per la Red Bull rispetto a quelle che quest'ultima avrebbe patteggiando.

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