GP Usa, l'analisi del venerdì: Ferrari forte nel lento, Red Bull regina in efficienza

GP Usa, l'analisi del venerdì: Ferrari forte nel lento, Red Bull regina in efficienza© Getty Images

Le libere 2 completamente dedicate ai test per le Pirelli 2023 hanno reso fuorviante ogni tipo di confronto diretto nei tempi, ma qualcosa nel venerdì texano si è visto, con una Ferrari forte in frenata e trazione ed una Red Bull ancora super efficiente

22.10.2022 ( Aggiornata il 22.10.2022 11:09 )

Un venerdì piuttosto complesso da analizzare, ancora più del solito, quello del GP degli Usa. Con le libere 2 completamente sacrificate in favore dei test delle gomme Pirelli prototipo, le squadre hanno girato in condizioni diverse e ignote, dato che neanche loro sapevano quale mescola stessero usando. Da qui, la difficoltà di interpretare i tempi, sebbene qualcosa si sia visto.

Ferrari forte nel lento

Lasciando da parte i tempi, osservando le vetture, a livello di complessiva guidabilità l'analisi del venerdì ci ha consegnato una Red Bull nuovamente molto competitiva nonostante un anteriore ancora da mettere a posto. La vettura di Milton Keynes ha dimostrato di avere un'efficienza eccezionale, con un livello di carico elevato affiancato però ad un'eccellente penetrazione aerodinamica, cosa che ha permesso alla RB18 di stare davanti sia nelle classifiche velocistiche sia in quelle del carico aerodinamico prodotto. 

La Ferrari ha dimostrato di avere qualche arma da giocarsi, perché è stata la F1-75 la migliore in entrata ed in uscita dalle curve lente, una costante per tutto l'anno. Frenata e trazione, dunque, sono aree in cui il Cavallino è riuscito ad essere molto competitivo, dimostrando una buona competitività pure nella prima parte delle "esse". 

Assetti, verso una maggiore convergenza?

La Ferrari è andata in pista con un livello di carico superiore a quello della Red Bull, ed anche questa non è assolutamente una novità, anzi è stato un tema tecnico ricorrente quasi per tutta la stagione. Vedremo se le due squadre convergeranno nelle scelte, ma si può anche immaginare uno scenario in cui i due team diversificheranno i set-up sulle loro vetture: Perez infatti è già certo della penalità in griglia e gli farà compagnia Leclerc, il quale nelle FP3 dovrebbe smarcare una nuova unità motrice che gli farà scontare posizioni nello schieramento di partenza. Per cui, può darsi che Charles e Checo andranno in qualifica (e quindi in gara) con assetti diversi rispetto ai loro compagni di squadra. 

Interessante notare il lavoro della Mercedes, in pista con un fondo nuovo, mentre la nuova ala anteriore, disponibile in appena un esemplare ad Austin, è rimasta per tutta la giornata in garage perché a quanto pare è stata dichiarata irregolare. Le W13 hanno lavorato con un assetto davvero molto carico, ancora più della Ferrari, ed anche loro potrebbero nel corso del sabato scaricare leggermente l'assetto.

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Tempi in condizioni differenti

Come detto, i piloti hanno girato alla cieca con gomme di cui nemmeno loro conoscevano il tipo di mescola, da qui ogni confronto cronometrico sui passi gara può essere fuorviante, soprattutto perché i pneumatici usati nelle simulazioni delle FP2 non erano quelli che andranno in gara. In più, le libere 2 sono andate in scena ad un orario molto differente rispetto a quando verrà disputato il GP, per cui anche da quel punto di vista le indicazioni sono state relative: nel corso dei 90 minuti delle FP2 il sole è via via calato e soprattutto nell'ultimo terzo del turno la pista era "macchiata" da parecchie zone d'ombra che hanno fornito temperature differenti tra un tratto della pista e l'altro, condizione in cui i piloti non correranno domenica. 

Detto questo, sin qui si può parlare di una Ferrari forte sul giro secco ed una Red Bull più concreta sui passi gara. Il miglior tempo di Leclerc è arrivato in 1'36"810, stampato in apertura di FP2: avendo girato con un rookie nelle libere 1, la Rossa per i primi 30 minuti della seconda sessione aveva a disposizione le gomme 2022, sfruttate da Leclerc e da chi come lui aveva lasciato il volante ad un rookie nel primo turno. Il suo crono è stato più rapido di 47 millesimi rispetto all'1'38"857 portato a casa da Sainz nelle libere 1, e sono due tempi che si possono confrontare perché le condizioni al contorno tra la fine delle FP1 e l'inizio delle FP2 erano piuttosto simili: 28° C nell'aria e 38° sull'asfalto nelle libere 1, rispettivamente 29° e 36° all'inizio delle libere 2. Sui passi gara, facile immaginare che i team si concentreranno molto nelle libere 3, previste per le 21 italiane, lo stesso orario in cui domenica prenderà il via la gara.


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