Historic Minardi Day, i protagonisti della settima edizione

Historic Minardi Day, i protagonisti della settima edizione© Historic Minardi Day

Eventi, mostre e premiazioni dell'evento che celebra la passione per il Motorsport

Alessandro Bucci

28.08.2023 09:53

Giunto alla settima edizione, Historic Minardi Day prosegue la tradizione con una due giorni di pane e motori. In profonda contrapposizione con la Formula 1 dei tempi d’oggi, fatta di faraoniche hospitality, eccessivo elitarismo e GP con improbabili barche finte, la kermesse organizzata dalla famiglia Minardi (capitanata dall’ex patron del team faentino Gian Carlo) affascina numerosissimi appassionati accorsi da tutto il mondo con la formula classica del motorsport: propulsori che cantano, vetture iconiche, meccanici in tuta al lavoro, profumo di benzina nei box, odori di cucina street food e tanta, tanta passione e cultura per lo sport delle quattro ruote. Gian Carlo e il fratello Giovanni, assieme ad Elena (figlia del compianto Nando) e Giovanni (figlio di Gian Carlo) ripropongono dal 2016 una formula arrivata ad annoverare lo scorso anno un parco macchine di oltre 400 esemplari, con tantissimi ospiti e oltre 13000 presenze.  Nel 2023 oltre 20 le Formula 1 con la presenza di marchi come Alfa Romeo, Ferrari, McLaren, Minardi, Williams, Jaguar, Lotus, Footwork, Tyrrell, March, Merzario, Wolf, Shadow, Arrows e Surtees, solo per citarne alcune. Oltre alle monoposto storiche della massima serie anche tante GP2, F2, F3, F3000, Formula Junior, GT Storiche, Prototipi e vetture recenti supercar e hypercar Pagani, Dallara, Lamborghini, Alpine e Pambuffetti. Tra gli ex piloti presenti nella giornata di sabato 26 agosto Riccardo Patrese, Emanuele Pirro, Thierry Boutsen, Arturo Merzario, Giovanna Amati, Gianni Morbidelli, Thomas Biagi, Bruno Giacomelli, Beppe Gabbiani e tanti altri. Tra i piloti attuali Alister Yoong, mattatore nel GT e figlio dell’ex Minardi F1 Alex. Tra gli ingegneri Aldo Costa (in forze alla Dallara), ex Minardi e plurivincitore con Ferrari e Mercedes, l’immancabile Gabriele Tredozi (tra le bandiere dell’ex squadra faentina). Tra le autorità presenti alla kermesse organizzata dalla famiglia Minardi il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Grandi protagonisti dell’Historic Minardi Day, come sempre, i tantissimi tifosi e appassionati accorsi da tutto il mondo –nonostante il caldo da bollino rosso- con indosso magliette di team e piloti ogni epoca. Per non parlare delle tante bancarelle addobbate di memorabilia in grado di attirare sciami di fan famelici, mai sazi di motorsport.

I 100 anni del Circuito del Savio

L’edizione 2023 dell’Historic Minardi Day è caratterizzata anche dalla mostra “100 anni del Circuito del Savio” allestita all’interno dello Show-Room Motor Valley presso il Museo Checco Costa. I modelli esposti ripercorrono la storia del motorsport, a partire dall’Itala 51 Sport del 1922 per arrivare al modello AlphaTauri con livrea 2022. Nel museo esposte anche vetture dagli anni 1923-1927 già protagoniste alle edizioni del “Circuito del Savio”. Non solo modelli di macchine esposte nella mostra dedicata al centenario del Circuito del Savio, ma anche tante foto digitali proiettate sugli schermi, allo scopo di mostrare la storia e l’evoluzione del tracciato imolese.

Le vetture della Scuderia Tazio Nuvolari

Grazie alla stretta collaborazione e il rapporto di amicizia con l’Historic Minardi Day, la Scuderia Tazio Nuvolari ha messo a disposizione dell’allestimento pezzi unici che hanno gareggiato nelle varie edizioni del Circuito del Savio: una Itala 51 Sport del 1922, una Lancia Lambda Sport Torpedo del 1924 e la Bugatti T37 del 1927. Il collezionista e pilota Venanzio Fonte ha messo a disposizione dei visitatori la Alfa Romeo RL Targa Florio del 1924 curata da Bonfanti Garage, “sorella” proprio dell’Alfa Romeo RL Targa Florio numero 28 con cui il giovane Enzo Ferrari vinse, 100 anni fa, la prima edizione del Circuito del Savio. Infine citiamo la collezione di Pierluigi Martini (grande assente della settima edizione per un problema fisico): la Tyrrel P34 6 ruote e la Ferrari 126 C4 (ex Michele Alboreto).

Premiazioni

Historic Minardi Day è stato anche teatro di premiazioni. L’ambito Premio Alboreto, istituito nel 2006 da Les Mans Model Fan Club in memoria del compianto Michele ed assegnato in passato a personaggi del motorsport è stato consegnato a Mario Donnini. In occasione della foto ricordo sul rettilineo con la presenza di tre vetture d’epoca e piloti sono stati consegnati, invece, due premi dedicati al compianto Ferdinando Minardi. Il primo è stato assegnato a Giancarlo Martini e consegnato al figlio Jacopo. Giancarlo fu vincitore con la scuderia Passatore nel ’73 in Formula Italia, il primo successo per Gian Carlo Minardi come team boss. Il secondo premio è stato invece consegnato a Miguel Ángel Guerra, primo pilota a correre con il Minardi team nel 1980 in F2. Il simpaticissimo argentino è una delle presenze immancabili all’Historic Minardi Day. Della serie non c’è due senza tre, un premio speciale è stato assegnato anche ad un collezionista giapponese di vetture storiche arrivato ad Imola direttamente dal Sol Levante.

Il Raduno Terre di Romagna “100 anni del circuito del Savio”

ACI Storico Festival in concomitanza con Historic Minardi Day celebra i “100 anni del Circuito del Savio”. Enzo Ferrari, al volante dell’Alfa Romeo RL Targa Florio vinse infatti l’edizione del 1923 conquistando il primo Circuito del Savio. In occasione della ricorrenza del centenario, domenica 27 agosto torna l’immancabile Raduno Terre di Romagna “100 anni del circuito del Savio”. Con partenza dall’Autodromo di Imola, il convoglio attraverserà le campagne romagnole, percorrendo anche un tratto del circuito originale. La partenza è fissata alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, mentre la chiusura avverrà in parata all’Autodromo di Imola.

Lo spettacolo “Meccanici che Gente”

Curato dall’ex pilota F1 Siegfried Stohr, “Meccanici che Gente” è una delle principali novità dell’Historic Minardi Day. Lo spettacolo teatrale è realizzato da Stohr assieme agli attori di “Serra Teatro” e ricostruisce il rapporto particolare che si crea tra meccanici e piloti nel corso della storia, in particolare l’emozione della vittoria condivisa e i dolori della sconfitta. Siegfried nel corso dello spettacolo ha effettuato brevi monologhi, inizialmente incentrati sulla figura dei piloti e meccanici e poi sulla sua storia personale e sulla sua carriera da pilota, alternati da fotografie proiettate e dalle voci comprimarie / narranti di tre attori. Fu un incidente in kart occorso a Stohr a far propendere la sua famiglia a ingaggiare un meccanico al seguito di Siegfried, Ernesto, al quale ne seguirono altri nel corso della carriera di Stohr, in particolare Adriano. Nel corso dello spettacolo sono stati affrontati anche alcuni drammi legati ai meccanici nella storia della F1, come l’investimento di Dave Lucket a Zolder nell’81, il capo dei meccanici della squadra per cui correva Stohr. Un investimento tragico del quale si rese involontario protagonista proprio Siegfried. Tra gli oggetti di scena, posta dinanzi al palco, una Selene Formula 850.

GIRO DI PARERI:

Stefano Bonaccini, presidente della Regione E-R: “Historic Minardi Day in ambito motoristico è un ulteriore evento dell’anno, ormai diventato appuntamento importantissimo che raggruppa una parte significativa della storia del motorsport internazionale in una terra, l’Emilia-Romagna, che è l’unica al mondo a portare il nome di una strada. Nella Motor Valley a poche decine di chilometri l’una dall’altra si trovano imprese che, quando giro il mondo, parlano da sé. Insomma non devo dire che vengo da Modena o dall’Emilia-Romagna, mi è sufficiente dire Ferrari, Maserati, Ducati, Lamborghini, Dallara, Scuderia AlphaTauri, Pagani, Minardi, ecc…Alla famiglia di Gian Carlo Minardi va fatto un grande ringraziamento da parte nostra perché in questo autodromo insieme ad Aci e ad altri player che lavorano nel campo delle quattro ruote consentono la concretizzazione di un ulteriore tassello di una storia straordinaria che vogliamo proseguire in futuro. Da quando abbiamo riportato il GP F1 siamo l’unica Regione al mondo che ospita F1, Moto GP Mondiale e Superbike in due circuiti diversi”.


Gian Carlo Minardi: “Organizzare Historic Minardi Day ogni anno è uno sforzo enorme, ma la presenza e l’entusiasmo di tutti i presenti ci ripaga ampiamente. Con questo caldo, poi, non era affatto scontata. Nel corso delle edizioni i risultati si sono visti grazie a Dio e quindi non possiamo che sentirci onorati dall’affetto che riceviamo. Il parco macchine è salito di livello sia sul fronte quantitativo che sul versante qualitativo, per cui siamo davvero molto soddisfatti. Nella prima giornata siamo in linea con le aspettative”.

Arturo Merzario: “E’ la prima volta che partecipo come gentleman all’Historic Minardi Day e mi sembra un ottimo evento. Mi auguro possa proseguire e raggiungere gli allori del Festival di Goodwood, giunto alla 30esima edizione. Spero che in Italia possa esserci l’opportunità per Historic Minardi Day di proseguire nel tempo. Tre anni fa ero presente alle conferenze stampa come ospite, ma guidare in pista (con Lucchini SR2) è una sensazione diversa”.

Aldo Costa: “E’ sempre un grande piacere essere all’Historic Minardi Day. Imola è il circuito che più mi ricorda gli inizi della carriera. Ho avuto la possibilità di stare vicino al circuito grazie a Gian Carlo ed al suo team. Tornarci ora come membro del consiglio di amministrazione di Formula Imola, con il presidente Gian Carlo Minardi e con Dallara (e i suoi prodotti per la pista) è una grandissima soddisfazione. Secondo me Historic Minardi Day è una Goodwood italiana. Portiamo in pista 400 macchine, c’è tutto il motorsport passionale italiano, tantissimi tifosi e persone appassionati di tutte le tipologie di macchine da competizione. Historic Minardi Day è una festa della passione. Durante le edizioni della kermesse ho guidato tante macchine in pista, quella più sorprendente fu la Mercedes F1. Gian Carlo Minardi e Toto Wolff si misero d’accordo per farmi quella sorpresa. Negli ultimi due anni ho guidato la Dallara XP e vetture F1 con casco bianco in incognito. La F1 è sempre stata un pianeta a sé, uscito dal Big Circus ho voluto essere coinvolto nei programmi sport (gare americane, 24 ore di daytona, wec) e mi ha stupito il diverso coinvolgimento del pubblico. Spero che la F1 del futuro possa vedere la crescita nei differenti ambiti del motorsport e fare qualcosa per avvicinarsi”

Bruno Giacomelli: “Vengo sempre molto volentieri a Historic Minardi Day innanzitutto perché sono amico di Gian Carlo, inoltre per vedere tante vetture della mia epoca, cosa che mi fa sempre piacere. Gian Carlo lo conosco dai tempi della Formula Italia ed è stato un punto di riferimento per tanti piloti italiani. Dopo Ferrari Minardi è stato il costruttore italiano che è riuscito a costruire vetture F1 e a correre per lungo tempo. Non è cosa da poco rimanere in F1 per tanti anni, anche quando i team erano solo 10. Il lavoro svolto da Gian Carlo è eccezionale, bisogna rimarcarlo. Credo che la F1 attuale abbia preso una “via del non ritorno” perché, com’è normale che sia, segue quello che è il progresso in tutti i settori della vita. Tanti errori potevano essere evitati, come ad esempio la mancata introduzione dei carburanti alternativi. Penso che l’introduzione dei carburanti sintetici sia giusta, ma che arriverà in ritardo. Nella F1 attuale i piloti sono troppo comandati ai box, sono davvero tanti gli aspetti che la rendono molto distante dalla massima serie che ho amato personalmente. La F1 di oggi rispecchia la società attuale dove tante cose vanno al contrario”.

Emanuele Pirro: “La presenza di tanti stranieri all’Historic Minardi Day testimonia l’espansione dei confini della manifestazione. In questo modo va ad ampliarsi anche la presenza dell’Italia dei motori nel mondo. Quanto alla F1, le più grandi soddisfazioni della carriera le ho colte altrove, ma sono stati comunque anni interessanti quelli che ho speso nella massima serie. Con Scuderia Italia maturai esperienze significative e sono ancora legato con alcuni membri dell’allora personale. Grazie al ritorno della Ferrari nel WEC i tifosi, in Italia, iniziano ad accorgersi che non esiste solo la F1 e questo penso sia molto positivo”.


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