Quelle tragiche coincidenze nella morte di Sean Edwards

Quelle tragiche coincidenze nella morte di Sean Edwards
Il padre di Edwards correva con il papà di Maria de Villota. I due figli morti a sette giorni di distanza

15.10.2013 ( Aggiornata il 15.10.2013 10:14 )

Della morte di Sean Edwards, pilota di GT ne avete letto nei giorni scorsi anche su questo sito. Ma ora è emersa una tragica coincidenza che accomuna il pilota inglese con la povera Maria de Villota, la pilotessa collaudatrice della Marussia F1 scomparsa la scorsa settimana. Entrambi, Edwards e Maria de Villota erano piloti professionisti e figli d'arte: il padre di Sean, Guy Edwards, era stato buon pilota di F1 negli 'Anni '70 e tra l'altro uno dei protagonisti del salvataggio di Lauda dal rogo del Nurburgring. Anche il papà di Maria de Villota, Emilio,  aveva corso in F1 negli stessi anni di Edwards senior. Ma il particolare più tragico è che i due avevano anche gareggiato in coppia nell'Endurance  con una Lola T600 nel mondiale Endurance 1981. Ebbene, quasi per un tragico segno del destino, i due figli sono morti a pochi giorni di distanza.
Sean Edwards, era leader del campionato Porsche Supercup che potrebbe ancora aggiudicarsi visto il grande vantaggio sul secondo classificato. Il drammatico incidente avvenuto sul Queensland Raceway di Willowbank, durante una sessione di test. Il ventiseienne pilota londinese era passeggero su una Porsche 996, alla cui guida c’era un pilota locale. Quando non gareggiava, Edwards svolgeva il ruolo di tutor, come fanno molti piloti professionisti per arrotondare lo stipendio: fanno da istruttori a aspiranti corridori insegnando loro la guida di un'auto da corsa e le traiettorie. Purtroppo l'allievo di Edwards ha perso il controllo della Porsche GT3 su cui erano impegnati. La vettura è uscita di pista e dopo un forte urto contro le barriere ha preso fuoco. Edwards è morto sul colpo nell'impatto avvenuto proprio dal alto passeggero. Ma ci sono dettagli agghiaccianti, come le tre ore di tempo che sono state necessarie ai soccorritori per estrarre dal rottame il pilota 20enne alla guida della Porsche, ricoverato in prognosi riservata a causa delle forti ustioni, che sollevano enormi dubbi sull'efficienza dei soccorsi. Sean Edwards, dopo un’esperienza in Formula Renault 2.0 nel 2003 e 2004, era passato giovanissimo alle ruote coperte, maturando una corposa esperienza nel mondo GT. Nel 2008 ha iniziato la sua militanza nella Porsche Supercup, categoria nella quale quest’anno era vicinissimo alla conquista del titolo quest'anno dopo tre successi che lo avevano proiettato in testa alla classifica generale. Purtroppo Sean non sarà ad Abu Dhabi il primo weekend di novembre a difendere il suo primato. Doveva partecipare abche alla Petit Le Mans sempre su una Porsche ma il team dopo l'incidente in segno di lutto ha ritirato l'iscrizione. Sotto, ecco la Lola con cui gareggiava nel 1981 la coppia Guy Edwards-Emilio de Villota edwards de villota   Roberto Chinchero

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