24ª ORA (e arrivo)
Con sei/tre giri di vantaggio sulla Toyota n.8, le
Audi si preparano all'arrivo in parata con mezz'ora d'anticipo e alla fine tagliano il traguardo che assegna la vittoria di questa
82ª 24 Ore di Le Mans all'equipaggio formato da
Marcel Fassler, Andre Lotterer e Benoit Treluyer. Secondo posto finale per
Di Grassi, Kristensen e per
Gené dopo essere stato "precettato" in seguito all'incidente di Duval. Quindi terzo gradino del podio per
Davidson-Lapierre-Buemi con la Toyota, anche se sul traguardo tagliato "in parata" si accoda la
Porsche n.14, rientrata in pista giusto per l'ultimo giro dopo i problemi al cambio che l'avevano fermata.
Grande
successo in GTE per la Ferrari 458 n.51 della AF Corse con
Gimmi Bruni, Giancarlo Fisichella e Toni Vilander, dopo una gara avvincente anche da parte della Corvette 73 di
Magnussen-Garcia-Taylor e della Porsche 911 RSR 92 di
Holzer-Makowiecki-Lietz, mentre la
classe Am ha visto svettare l'Aston Martin 95 di
Kristian Poulsen, Nicki Thiim e David Heinemeier-Hansson, a precedere Porsche 88 di
Ried-Bachler-AlQubaisi e la Ferrari 61 di
Cioci-Venturi-PerezCompanc. Infine in
LMP2 la Zytek del team Jota riesce con
Simon Dolan, Harry Thinknell e Oliver Turvey (recuperato all'ultimo momento a sostituire Gené) a battere le Ligier, in particolare la n.46 di
Thiriet-Badey-Gommendy. Terza la Alpine Signatech di
Panciatici-Chatin-Webb.
23ª ORA
Ora nera per la
Porsche. Dalle stelle alle stalle, ovvero dalla leadership di
Mark Webber al ritiro per problemi al motore della 919 Hybrid dopo oltre ventidue ore di gara. Pochi minuti dopo lo stop dell’australiano è arrivata la seconda doccia fredda per il team tedesco, con
Mark Lieb che ha imitato il compagno di squadra rientrando in pit-lane ad andatura ridotta. Anche per il tedesco stop definitivo. Via libera quindi al
tandem Audi, con la vettura numero 2 di
Treluyer che ad un’ora dal termine precede la “gemella” di Kristensen di due giri.
Nella
classe LMP2 è rinvenuta in modo perentorio la Zytek di
Oliver Turvey, che ha iniziato l’ultima ora di gara con 50 secondi di vantaggio sulla Ligier di
Badey. In
GTE-Pro la
Ferrari 458 numero 51, leader da diverse ore, è in pista con
Gianmaria Bruni, che sembra avviato a concludere l’ultimo stint. Nella classe
GTE-AM sempre al comando la
Aston Martin numero 95 di Poulsen.
21ª ORA
Doveva essere un mezzogiorno di tranquillità in casa
Audi, ed invece a tre ore e mezza dal termine la
vettura leader della corsa, in quel momento guidata da
Kristensen, si è improvvisamente
fermata lungo la pista. Qualche secondo di panico, poi l’Audi numero 1 è ripartita. Problemi risolti? No, perché dopo un giro e mezzo il pilota danese ha fatto ritorno ai box. I tecnici tedeschi sono intervenuti sulla vettura, mentre la
Porsche numero 20 in pista con
Timo Bernhard si è dapprima sdoppiata e tre minuti e mezzo dopo ha preso il comando della corsa. Un vero colpo di scena, che ha gettato nel panico gli uomini
Audi e in una più piacevole tensione il box della
Porsche. Anche l’
Audi numero 2, in pista con
Lotterer, ha sfilato la vettura gemella, sfilando al secondo posto mentre la numero 1 è tornata in pista dopo 18 minuti (dopo aver sostituito la turbina) con al volante
Di Grassi. Da parte sua
Lotterer ha iniziato un forcing notevole sulla
Porsche di Bernhard, recuperando circa trenta secondi e passando ad un minuto di distacco quando mancano 3 ore al termine della corsa.
Nella
classe LMP2 sono sempre le due Ligier a tenere banco.
Alex Brundle è leader della classifica, davanti a
Gommendy che segue a meno di due minuti dopo essere stato costretto a sostituire la sospensione anteriore sinistra mentre era al comando. Tranquillità in casa
AF Corse, dove la
Ferrari 458 numero 51, in pista con
Tony Vilander, prosegue indisturbata al comando della classifica
GTE-Pro dopo i problemi di motore e servosterzo costati una lunga sosta ai box (e 5 giri di ritardo) a
Bruno Senna. Nella classe
GTE-Am la leadership è nelle mani dell’
Aston Martin di Thim, davanti alla
Porsche di Al Qubaisi e alla Ferrari numero 61 in pista con
Mirko Venturi.
17ª ORA
Cambia ancora la leadership quando il sole è già alto: alle 7 del mattino l'Audi di testa, la n.2 con
Fassler al volante arriva ai box per quello che sembra un normale rifornimento. Ma il pilota ha lamentato
problemi al turbo: viene portato in garage, ha 2 giri di vantaggio, un controllo precauzionale. Pochi secondi e viene rimesso in pit lane per ripartire. Ma la macchina non si muove. Costernazione, smarrimento al box Audi. La n.2 viene rigirata e riportata nei garage, si toglie il cofano, ci si affanna intorno al motore per il difetto al turbo.
Passa il tempo, prima 6 poi 7 poi 8 minuti e
i due giri di vantaggio che aveva cominciano a dissolversi. Dopo 18 minuti di sosta l'Audi n.2 perde la testa e viene superata virtualmente perché è ferma ai box, dalla
Audi n.1 di Gené. E anche la
Porsche n.20 di Webber, sale al secondo posto, ma è staccata di oltre un minuto e mezzo dalla Audi di testa.
Improvvisamente c'è un
incidente alle esse Porsche alla
Ferrari n.72 di Bertolini, dove era salito da 2 giri
Shaitar, e che si giocava la vittoria nella classe GT/Am: le barriere sono danneggiate esce la safety far per permettere le riparazioni,
la gara è neutralizzata per alcuni minuti e questo fa guadagnare tempo all'Audi n.2 ferma ai box: i meccanici possono completare la riparazione con più margine di tempo ed evitano che anche la seconda Porsche passi avanti.
Fassler riparte dopo 23 minuti di sosta staccato di 2 giri (ne aveva 2 di vantaggio prima) e mantiene almeno la terza posizione.
14ª ORA
Di solito è la notte che porta sconvolgimenti nella classifica, stavolta invece il
colpo di scena alla 24 Ore matura alle
prime luci dell'alba: c'è già un lieve chiarore quando poco dopo le 5 del mattino la
Toyota di testa, la n.7 con Nakajima alla guida, si
arresta improvvisamente alla curva di Arnage. Non è un dritto, ma qualcosa di più grave: un
guasto elettrico che la mette irrimediabilmente fuori gara. Disperazione ai box. Si leva alto il commento amaro di Alexander Wurz:
"Mi verrebbe da piangere: fare mezza gara in testa senza problemi e poi vedere svanire il sogno in una frazione di secondo per un guasto senza preavviso". Sono passate esattamente 14 ore dal via e la corsa perde la sua protagonista.
Il
comando passa così all'Audi n.2 di
Treluyer-Fassler-Lotterer, che precedono l'altra Audi di Kristensen-Gené e le due Porsche , la 20 di Bernhard e la 14 di Jani.
Maurizio Voltini