24 Ore di Le Mans 2015, i protagonisti

24 Ore di Le Mans 2015, i protagonisti
Auto e piloti al via del terzo round stagionale del Mondiale Endurance 2015.
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10.06.2015 ( Aggiornata il 10.06.2015 16:06 )

Dal nostro inviato a Le Mans: Cesare Maria Mannucci Da qualunque punto di vista la si guardi, la prossima 24 Ore di Le Mans scriverà la storia. Quattro marche diverse al via nella classe Prototipi: Porsche, Audi, Toyota e Nissan; ognuna dotata di un diverso sistema di recupero di energia in grado di coprire tutto l’arco di potenza ammesso dal regolamento, da 2 Mjoule a 8 MJoule. Questo termine è l'unità di misura dell'energia e del lavoro energetico di un sistema elettro-meccanico. Quindi in pratica indica la quantità di energia è in grado di recuperare un motore ibrido dal Kers o dall'Ers. Chi recupera più energia col motore elettrico, per regolamento ha meno carburante da usare per il motore termico: questo per mettere alla pari le diverse tecnologia delle auto in lizza. Altro elemento determinante per la 24 Ore è il fattore velocità, non quella massima, ormai da anni entro valori comuni ad altre piste (circa 340 km/h), ma quella media sul giro, destinata ad incrementarsi in maniera terrificante, rispetto al record della pista, che risale al 2008 e appartiene ancora a Stephan Sarrazin e alla Peugeot 908 in 3’18”513 a 247,16 km/h di media. Se invece parliamo di uomini, sarà la prima volta senza Tom Kristensen, senza il pilota che a Le Mans ha vinto 9 volte e che più di ogni altro ha rappresentato lo spirito e le caratteristiche di questa corsa. Cercare il suo erede tra gli attuali piloti non è facile, forse il solo Andre Lotterer, come carisma, numeri e talento di guida, potrebbe riuscirci. La 24 Ore 2015 è speciale anche sotto un altro punto di vista: per la classe GTE sarà l’ultimo anno con auto a motore aspirato, dalla prossima edizione arriveranno i motori turbo, con le nuove Ferrari 488 e Ford GT. LE AUTO PROTOTIPI LMP1 Porsche: tre le 919 Hybrid al via, al momento le auto più veloci, configurate espressamente per Le Mans. Ognuna con un serbatoio di 68,5 litri, con un consumo medio previsto di 4,759 litri a giro e rifornimenti previsti ogni 13 giri. Tra gli equipaggi in pista Timo Bernhard e Romain Dumas, vincitori nel 2010 e il pilota di Formula 1 Nico Hulkenberg, al debutto nella classica di endurance. Audi: gli specialisti dei Quattro Anelli portano in pista tre R18 e-tron con motore V6 turbo di 4 litri. Sul fronte rifornimenti soste ai box previste ogni 13 giri come per Porsche: la capacità massima del serbatoio sarà di 54,2 litri di gasolio, per un consumo medio a giro di 3,840 litri. Sul fronte dei piloti, l’Audi può contare su quattro vincitori a Le Mans: Treluyer, Fassler e Lotterer con 3 vittorie, Loic Duval 1 vittoria. Toyota: i campioni WEC 2014 si presentano con due TS040H, equipaggiate con l’immutato propulsore atmosferico V8 di 3,7 litri, una delle quali affidata ad Alex Wurz, già vincitore di Le Mans in due occasioni. Le dimensioni del serbatoio sono identiche a quelle delle Porche (68,5 litri), ma i consumi leggermente superiori (4,810 litri), ma le soste per i rifornimenti sono previste, come per gli avversari, sempre ogni 13 giri. Nissan: la casa giapponese torna a Le Mans in forma ufficiale con tre GTR-LM, progetto avveniristico con motore anteriore centrale V6 di 3.0 litri abbinato alla trazione anteriore. Inutile parlare di possibili risultati perché il gap cronometrico è ancora troppo rilevante: ogni giro percorso sarà un utile collaudo in vista del 2016. Rebellion: Rispetto al 2014, la R-One costruita dalla Oreca è stata modificata nel retrotreno per ospitare il nuovo motore AER turbo che sostituisce il propulsore Toyota atmosferico. Il team svizzero, dopo aver disertato le prime gare del campionato Wec, si ripresenta con nuovi equipaggi. LMP2 Con 19 vetture al via, è la classe con più partecipanti, a dimostrazione dello stato di salute che i prototipi "light" stanno vivendo. Ci sono due tipi di vetture P2: le “barchette” che hanno vinto le ultime edizioni e la nuova generazione di prototipi P2, dotate di tetto, come Ligier, Oreca e Dome. Queste sono aerodinamicamente avvantaggiate rispetto alle vecchie spyder, su una pista veloce come Le Mans. Ci sarà poi l'esordio della nuova Br, la prima vettura russa nella storia di Le Mans. Classe GTE-Pro Si tratta delle vetture GranTurismo derivate dalla serie che seguono il regolamento Fia Gt2. La classe GTE-Pro è la categoria più combattuta, quella dove i distacchi sono minimi. Rispetto allo scorso anno, il regolamento tecnico è immutato, i partecipanti sono gli stessi. C'è una lotta a tre con nove vetture quasi equivalenti, tutte in qualche modo seguite più o meno direttamente dalle case automobilistiche: Corvette C7-R, Ferrari 458, Porsche 991 e Aston Martin Vantage. La Ferrari nel 2014 raggiunse la vittoria con Bruni-Vilander-Fisichella con la 458 che conquistò 1 giro di vantaggio sulla Corvette CR7, che anche quest’anno dovrebbe confermarsi come l’avversario più temibile per il trio del team AF-Corse. Classe GTE-Am Le vetture GTE corrono anche in una categoria secondaria: la classe AM (che sta per Amatori). Tecnicamente parlando le differenze a livello regolamentari sono minime dalla Gte-Pro. In questa categoria la differenza, come sempre, la faranno i piloti di livello inferiore (gentlemen). Con quattro vetture presenti, Af Corse è il team più rappresentato nella categoria. L'ELENCO COMPLETO DELLE AUTO E DEI PILOTI IN GARA

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