24 Ore di Daytona, Porsche vince in volata

Porsche trionfa alla 24 Ore di Daytona e lo fa in una gara decisa per appena 2,1 secondi. Vince l'equipaggio della 963 #7, Nasr-Campbell-Cameron-Newgarden,  con il pilota brasiliano a portare sotto la bandiera il prototipo LMDh e difendersi da una Cadillac più veloce in assoluto ma a pagare dazio sul consumo.

In Classe LMP2 la vittoria va a Era Motorsport, mentre in GTD Pro è apoteosi Ferrari, con Serra-Rigon-Pier Guidi-Calado che portano la 296 GT3 di Risi Competizione davanti alla Porsche 911 di AO Racing, con ampio margine visto il giro di vantaggio a conclusione delle 24 Ore.

Il successo a Daytona è il primo di grande rilievo che Porsche ottiene con la 963 LMDh, la prima vittoria a Daytona dal 2003, dove trionfa per la diciannovesimavolta. Il progetto 963 porta tutte le macchine al traguardo, con Tandy-Jaminet-Estre-Vanthoor quarti, seguiti dal team Proton con Bruni-Jani-Picariello-Dumas e da JDC Miller con van der Helm-Westbrook-Hanson-Keating.

Finale col fiato sospeso

"E' difficile tradurre le emozioni in parole, è incredibile aver vinto la 24 Ore di Daytona. Non ho mai vissuto una lotta del genere, che ti lascia col fiato sospeso. Oggi vinciamo una delle grandi gare", il commento di Thomas Laudenbach, vicepresidente Porsche Motorsport.

Una corsa vissuta sul duello Porsche-Cadillac, decisa dalla fase di neutralizzazione avvenuta nel finale, per lo stop della Lexus RC F GT3 del team Vasser Sullivan. Ha trasformato il confronto Porsche-Cadillac in uno stint di 30 minuti, con Nasr sulla #7 a guadagnare la posizione in pista dopo il pit-stop per il rifornimento

"Appena dopo aver tagliato il traguardo ho dovuto prendermi un istante per rendermi conto di cos'era successo. È incredibile che una gara di 24 ore di decida negli ultimissimi metri e in un duello testa a testa. La Cadillac è stata molto forte, specialmente nella fase finale e con le temperature in aumento. Abbiamo dato tutto sul piano tattico e di guida per prenderci questa vittoria. Ha funzionato e sono super orgoglioso di tutti", racconta Nasr.

Cadillac, la velocità non è bastata

"Nel finale di gara avevamo un vantaggio di velocità, però è difficilissimo superare. La Porsche è stata davvero forte in rettilineo, noi nel tratto guidato dell'infield ed è difficile da far valere. Non ci sono state molte macchine nel finale, per provare a costruire un'opportunità nel traffico. Avrei avuto bisogno di un piccolo errore di Felipe nel finale, è finito un po' largo in qualche occasione ma senza nessuna vera chance di sorpasso",aggiunge Blomqvist, che piazza Cadillac del team Whelen in equipaggio con Derani e Aitken. Terzi sul podio Taylor-Deletraz-Herta-Button con la Acura di Wayne Taylor with Andretti..

"Negli ultimi stint di gara ho guadagnato terreno e chiuso il distacco. Abbiamo deciso di fare un pit-stop anticipato e provare un undercut su Porsche ma non ci siamo riusciti. Dopo essere passati in pista l'obiettivo era di aprire un distacco, perché avremmo dovuto fare un pit-stop più lungo alla fine. La fase di bandiera gialla ha messo fine alle nostre speranze di vittoria. Tanto più considerata la posizione che avevamo in pitlane", ancora Blomqvist.

Porsche e i progressi invernali

I casa Porsche, Dane Cameron racconta i progressi fatti dal progetto 963, ora atteso all'esordio nel WEC - con un'omologazione specifica, come per tutti i prototipi di Classe Hypercar rispetto alle vetture IMSA - in Qatar il prossimo 2 marzo.

"E' una giornata fantastica per tutti noi, la Porsche 963 è stata fortissima in gara e ha dimostrato che sono stati fatti, in inverno, i progressi necessari sull'affidabilità. Questa è la prima vittoria per la 963 in una delle gare davvero importanti, è la mia prima a Daytona e non poteva andare meglio".

Le classifiche complete della 24 Ore di Daytona 2024