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WEC, Porsche insaziabile cerca il Grande Slam

Presentate a Monza le nuove 919 Hybrid e gli equipaggi, con l'ex Audi Lotterer in cerca della sua prima vittoria con Porsche

Francesco CollaFrancesco Colla

31 mar 2017 (Aggiornato il 1 apr 2017 alle 17:51)

MONZA. E’ il nuovo acquisto del team a entrare per primo nella sala stampa dell’Autodromo. André Lotterer, tre volte vincitore della 24 Ore di le Mans con Audi, ora nuovo gioiello della corona Porsche. “Ogni giorno prendo più confidenza col team – ha detto il tedesco – Cambiare significa crescere e diventare un pilota migliore e più completo. Ma è anche una grande sfida, tutti i riferimenti che avevo non ci sono più”. 

A non fargli sentire “nostalgia di casa” ci pensano lo svizzero Neel Jani e il britannico Nick Tandy, con “cui mi sto affiatando– conclude Lotterer – Mi hanno accolto molto bene e ci divertiamo tra noi”. Se il terzetto taglierà per primo il traguardo della Sarthe, Lotterer diventerebbe il primo pilota dell'era WEC a vincere con due diverse Case. 

Poi c’è la nuova 919 Hybrid, svelata sulla griglia di partenza di Monza poche ore dopo la concorrente TS050 Hybrid. Ad affiancare la nuova LMP1 una 918 Spyder Weissach e la prima ibrida da corsa del marchio, la 911 GT3 R Hybrid che vinse la Nurburgring nel 2011 e la nuova Panamera Hybrid, per rimarcare la continuità che dalla strada porta alla pista e viceversa. 

Riferimenti storici a parte Porsche guarda al futuro prossimo: due giorni di test a Monza, poi la 6 Ore di Silverstone, primo round di un nuovo lungo match contro Toyota. Il cui apice sarà vissuto il 17 e 18 giugno a Le Mans, la gara delle gare: “E’ il pinnacolo del campionato – commenta Fritz Enzinger, vice presidente del team LMP1 – che spinge uomini e macchine al limite. Toyota sarà un avversario duro da battere ma li affronteremo con sei piloti di prima classe e una 919 meticolosamente migliorata”. 

Per rispettare le nuove limitazioni sull’aerodinamica, il team Porsche ha dovuto ripensare le proprie vetture, potendo realizzare solo due diversi pacchetti aerodinamici e non più tre come nel 2016. Uno specifico per Le Mans e l’altro per le altre gare. 

Il frontale è stato profondamente rivisto “perchè nel 2016 tratteneva i detriti di gomma che accumulandosi sbilanciava la macchina – ha dichiarato il team principal Andreas Seidl -. Abbiamo analizzato il fenomeno e ottimizzato molti elementi”. 

Per compensare la minore efficienza, derivata da uno splitter anteriore più alto e da un diffusore più stretto, Porsche, al pari di Toyota, ha lavorato anche sul powertrain. Formato dal V4 turbo 2.0 da 500 cavalli abbinato al motore elettrico capace di erogare 400 cv grazie all’energia recuperata in frenata e dai gas della turbina. 

Due le 919 Hybrid in pista per tutta la stagione: la numero 1, come già accennato, affidata a Jani, Lotterer e Tandy e la numero 2 affidata al campione 2015 Timo Bernhard, affiancato dai neozelandesi Earl Bamber e Brendon Hartley.  "Vogliamo lil grande slam" dice Enziger. Titolo piloti, costruttori e vittoria a Le Mans; ancora una volta. 

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