Toyota, Buemi e una 24 Ore di Le Mans corsa in apnea

Toyota, Buemi e una 24 Ore di Le Mans corsa in apnea© Focus Pack Media/Fia WEC

La velocità maggiore delle Ferrari ha portato gli equipaggi delle Toyota GR010 Hybrid a correre sempre con uno stile di guida all'attacco, in overdrive. Persa la Le Mans l'obiettivo diventa il WEC 

Fabiano Polimeni

12.06.2023 ( Aggiornata il 12.06.2023 14:04 )

C'è un dato di fondo nella sconfitta della Toyota alla 24 Ore di Le Mans. Un elemento da tenere in considerazione nell'errore commesso da Ryo Hirakawa ad Arnage, con i danni rimediati dalla GR010 Hybrid numero 8 e il tempo perso ai box per le riparazioni a 2 ore dal termine. Sebastien Buemi fotografa così la Le Mans 2023 di Toyota: "Siamo stati un po' troppo lenti, abbiamo dovuto guidare spingendo molto per restare con loro".

Loro sono i ferraristi della 499P numero #51, che si ritrovano secondi nel mondiale Endurance con 82 punti, dietro i 107 punti della Toyota #8, a tre gare dal termine (Monza, Fuji, Bahrain).

Toyota non ha nulla da rimproverarsi

Ancora Buemi ricostruisce una 24 Ore alla quale Toyota si è affacciata con la prestazione sul giro singolo chiaramente inferiore a Ferrari. Sin dalla prima giornata di test, una settimana fa, l'allarme è suonato nel box della squadra nipponica e gli effetti del BoP - per nulla gradito l'intervento, sebbene ai costruttori siano vietate critiche sul tema - si sono fatti sentire in modo netto.

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 Sono stati più veloci di noi, non direi sin dall'inizio perché il primo stint forse eravamo lì, però dopo hanno avuto più ritmo", prosegue Buemi sul confronto con la Ferrari. "Abbiamo fatto tutto il possibile e non abbiamo nulla da rimproverarci. Adesso guardiamo al campionato e proveremo a tornare presto alla vittoria".

Hartley in difesa di Hirakawa

Su Ryo Hirakawa il peso di un errore commesso quando il distacco dalla 499P #51 si era ridotto fino a 16 secondi. Hartley ha provato a rincuorare il pilota giapponese, ai box e nel dopo gara: "Ryo si è trovato nella condizione più difficile tra tutte, gli era stato detto di andare all'attacco e provarle tutte per chiudere il distacco. Non c'è nessun colpevole qui. Dobbiamo accettare la sconfitta e congratulazioni alla Ferrari.

Abbiamo fatto il massimo ma ci è mancato un po' di ritmo. A fine gara la macchina è sembrata tornare in vita, siamo riusciti a riportarla nella finestra di funzionamento".

Kobayashi, una 24 Ore difficile da credere

Un confronto Ferrari-Toyota che ha visto, nel corso della notte, l'uscita di scena - per motivi diversi - dalla lotta per la vittoria degli equipaggi #7 e #50. Un incidente nel caso di Kobayashi-Conway-Lopez, Kamui tamponato da una LMP2 mentre rallentava per affrontare una Slow Zone. Un problema di affidabilità, un radiatore bucato da un sasso, nel caso della macchina di Fuoco-Molina-Nielsen. 

"Purtroppo la Le Mans del centenario non è stata la nostra gara. Con la numero 7 siamo incappati nella cattiva sorte quando io ero alla guida. È difficile credere a quanto è accaduto", dice Kobayashi. 

"La numero 8 ha lottato il più possibile e fino alla fine, come squadra abbiamo fatto tutto il possibile: abbiamo estratto la prestazione massima dalla macchina e i piloti hanno dato tutto. Dovremo tornare alla prossima gara più forti, è così che gestiamo le delusioni".

Tre gare ancora per decidere il mondiale, in condizioni tecniche che vedranno il ritorno del divieto di utilizzo di termocoperte ma con un BoP della Le Mans in vigore fino al prossimo intervento.

"E' stato molto difficile sfidare la Ferrari ma non abbiamo mai mollato la speranza e abbiamo provato a fare tutto il possibile per vincere la Le Mans", chiosa Hirakawa. "Dovremo analizzare la gara e trovare le aree nelle quali migliorare. Anche da parte mia imparerò dagli errori commessi e tornerò più forte".


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