Buemi, Hirakawa e Hartley si laureano campioni così come Kubica, Andrade e Deletraz in Lmp2. Festeggiano anche Fuoco-Molina-Nielsen
Dopo il mondiale Marche, Toyota si è presa anche quello piloti, con Hartley-Buemi-Hirakawa confermati campioni del mondo al termine della vittoriosa cavalcata alla 8 Ore del Bahrain, gara dominata dal primo all’ultimo metro. Dopo anche aver centrato venerdì la pole position col pilota neozelandese, l’equipaggio della #8 ha letteralmente passeggiato nel deserto, con i compagni Kobayashi-Conway-Lopez a completare la doppietta Toyota al termine di una gara di rincorsa, dopo che al via la loro GR010 #7 era stata centrata e spedita in fondo al gruppo dalla Cadillac di Bamber, arrivato a ruote bloccate in Curva 1.
Una rimonta terminata già all’inizio della terza ora, quando Kobayashi completava l’opera andando a superare la Ferrari di Calado, in quel momento secondo con la 499P e che poi avrebbe concluso in sesta posizione assieme a Pier Guidi e Giovinazzi. Nuovamente a podio ha invece chiuso, per la quarta volta in stagione, l’altra Rossa, quella di Fuoco-Molina-Nielsen, che grazie al punteggio raccolto in Bahrain ha chiuso la stagione in terza posizione nella classifica piloti, alle spalle dei due equipaggi Toyota.
La vera sorpresa della gara è invece stata la Porsche del Team Jota, capace con Stevens-Da Costa-Ye di arrivare ad un soffio dal podio e di precedere sul traguardo la 963 ufficiale del Team Penske, solo quinta con Estre-Vanthoor-Lotterer e mai in grado di ripetere le prestazioni della privatissima cugina. Male ancora una volta le Peugeot, solo 8° e 9° e sempre lontane dal produrre un passo accettabile, mentre la Cadillac di Lynn-Bamber-Westbrook (11°) ha visto la sua gara compromessa da 90” di stop and go pagati per l’incidente al via, mentre la Porsche Proton di Bruni-Jani-Tincknell (10°) ha perso molto tempo per un problema alle cinture di sicurezza.
WRT ha chiuso alla grande l’era della LmP2 nel WEC, categoria che il prossimo anno non sarà più presente nel mondiale. Il team di Vincent Vosse ha infatti centrato la doppietta con Kubica-Deletraz-Andrade e Habsburg-Gelael-Frijns, con i primi capaci di un fantastico en plein, con vittoria e titolo. Il Team Jota ha completato la sua splendida trasferta araba centrando il podio con Heinemeier Hansson-Fittipaldi-Rasmussen, mentre Prema ha chiuso 4° con Correa-Viscaal-Ugran e 5° con Bortolotti-Kvyat-Pin.
Così come la LmP2, anche la LM GTE ha vissuto in Bahrain il passo d’addio al WEC e non poteva esserci modo migliore di farlo se non salutando la prima vittoria nel mondiale delle Iron Dames Bovy-Gatting-Frey, trionfatrici con la Porsche 911 RSR-19 dopo essere partite dalla pole position. A podio anche le due Aston Martin di Fujii-Stevenson-Talbot e Mancinelli-Riberas-James, mentre quarta ha chiuso la sua gloriosa carriera la Ferrari 488 GTE di AF Corse, grazie a Flohr-Castellacci-Rigon.
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